Tornano anche quest’anno i magnifici 50 della montagna. Alcuni ha compiuto imprese importanti, a volte incredibili. Altri hanno contribuito in modo consistente alla conoscenza e allo sviluppo del mondo che amiamo. Arrivano da tutto il mondo, anche se, fatalmente, in molti casi abbiamo strizzato l’occhio ai nostri connazionali. Alcuni hanno appena superato i 20 anni, altri hanno spento da un pezzo le 70 candeline, altri ancora, purtroppo, non ci sono più. Tutti, indistintamente, hanno meritato ammirazione, applausi e, talora, perfino affetto.
Quella che potete scorrere in queste pagine non è una classifica. I numeri sono stati assegnati dall’ordine alfabetico, un po’ come il registro della scuola. Incontrerete quindi in ordine sparso alpinisti e scrittori, free climber e rifugisti, trailrunner e custodi dell’ambiente, registi cinematografici e campioni di sport legati in diversa misura alla montagna. Tutti con il loro perché.
Va detto, però, che a fianco dei “nostri” 50 protagonisti della montagna ce ne sono probabilmente altrettanti che avrebbero meritato di essere inseriti nella lista. Ma lo spazio tiranno ha imposto delle scelte. E’ il destino di questo genere di iniziative.
Ne erano consapevoli fin da subito i sei professionisti della comunicazione della montagna - Stefano Ardito, Tatiana Bertera, Michele Comi, Paolo Paci, Ettore Pettinaroli e Serafino Ripamonti - che hanno prima indicato i potenziali nomi da segnalare secondo le loro diverse sensibilità e quindi provveduto alla dolorosa scrematura per scendere a quota 50.
Buona lettura