Alpinismo

Straordinario Stefano Ragazzo: per primo in solitaria su Eternal Flame

Nove durissimi giorni in parete. Tanti sono stati necessari all’alpinista padovano per avere ragione della linea estrema sulla Nameless Tower, in Karakorum, una delle vie d’arrampicata in alta quota più difficili del mondo

Stefano Ragazzo ha portato a termine la prima salita in rope solo di Eternal Flame (650 m, 7c+), sulla Nameless Tower (6239 m) nel gruppo delle Torri di Trango, in Pakistan. Nove giorni trascorsi in parete, con una portaledge e cibo per sei giorni, per realizzare un sogno che Stefano aveva nel cassetto da anni. “Una delle più grandi pareti e uno dei sogni più grandi che abbia trovato spazio nella mia mente negli ultimi anni, e che ho coltivato finché non è divenuto possibile”, ha scritto Ragazzo. Probabilmente è la più grande avventura che io abbia mai vissuto, predetta da David Trussel con un disegno sul mio quaderno durante il mio primo viaggio in Patagonia, nel 2016. Il diario è sopravvissuto a un’alluvione nelle Dolomiti e a vari traslochi da una parte all’altra delle Alpi. Un giorno Silvia (Loreggian, ndr) l’ha trovato aprendo gli scatoloni, e mi ha detto che avrei dovuto ricominciare a scrivere lì le mie avventure, perché c’era ancora qualche pagina bianca…”.

Scaricato dallo sponsor poco prima della partenza: “non hai pubblicato abbastanza post sui social”

Dimostrandosi perfettamente in linea con i tempi che corrono, lo sponsor dell’atleta l’ha lasciato a piedi poco prima della partenza per questa spedizione che entrerà nella storia dell’alpinismo. La motivazione? Ragazzo non avrebbe pubblicato abbastanza post su Instagram. Sembra che anche il mondo della montagna si stia avviando lungo una china pericolosa: dare più importanza all’apparenza, ai like sui social che alle salite in cui si respira davvero l’alpinismo autentico. 

In un mondo in cui le persone si sentono come conquistatori delle montagne seguendo le corde fisse per nutrire il loro ego, e in cui anche grandi sponsor non credono nella tua visione alpinistica e ti sbattono fuori dicendo che non hai pubblicato abbastanza post, è possibile ribellarsi, andare contro la marea e tracciare il proprio percorso, che è plasmato dai semi che abbiamo piantato negli anni e coltivato con sacrificio, con scelte giuste e sbagliate. In una vita che sembra sempre instabile, ma che proviamo a mettere nella direzione che vogliamo, per tenere vivi i nostri sogni”. 

Eternal Flame

Eternal Flame, aperta nel 1989 dai tedeschi Kurt Albert, Wolfgang Güllich, Christof Stiegler e Milan Sykora, è una delle vie che hanno fatto la storia dell’arrampicata su big wall. Dopo innumerevoli tentativi, la prima salita in libera è stata realizzata nel 2009 da Thomas e Alexander Huber.  I due hanno poi descritto la via come “la migliore e la più bella via in libera del pianeta”. Nel 2022 Edu Marin si è aggiudicato la seconda libera, e poco dopo Barbara Zangerl e Jacopo Larcher hanno portato a casa la prima salita a vista, nonché femminile per Zangerl.

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