François D’haene è il nuovo Re del Tor des Géants
Il campione francese ha tagliato il traguardo di Courmayeur dopo 69 ore, 8 minuti e 32 secondi di gara. Ad accoglierlo anche Franco Collè, a cui rimane il record del percorso
Era l’atleta più atteso di questo Tor des Géants 2024, tutti si aspettavano una grande prestazione e il francese François D’haene, quattro volte vincitore all’Ultra Trail du Mont Blanc, non ha tradito le aspettative. Una gara gestita in maniera magistrale per il vignaiolo di Domaine du Germain, alla sua prima volta su una distanza così estrema. 330 km e 24mila metri di dislivello positivo che ha affrontato nel tempo di 69 ore, 8 minuti e 32 secondi, sfidando il vento forte e persino la neve che, nei punti più elevati del tracciato, hanno accompagnato gli atleti. Ad accoglierlo poco dopo le sette del mattino di mercoledì 11 settembre, nel cuore di Courmayeur, anche il campione e recordman del tracciato Franco Collè che gli ha passato, per così dire, il testimone, tenendosi però stretto il suo record. Una vittoria che arriva a 9 anni da quella di Patrick Bohard, unico francese in 15 anni a conquistare questa gara fino ad oggi.
“È stato davvero un viaggio bellissimo, che non si fa tutti i giorni ma che era da fare” , ha commentato il vincitore subito dopo aver tagliato il traguardo. “Tantissime emozioni, i paesaggi incredibili, il vento, la neve, il sole durante il giorno e poi l’accoglienza degli italiani, persone, adulti e bambini in tutti i paesi e anche in montagna, lungo il percorso, ovunque. È stato fantastico così. Lo ricorderò per molto tempo. Ho voluto vivere questa grande avventura non in solitaria ma con la mia famiglia, gli amici che vogliono bene e anche per l’uomo (il primo allenatore, ndr) che mi ha fatto conoscere e appassionare a questo sport e che è venuto a mancare solo 10 giorni fa”.
Secondo, con circa quattro ore di ritardo, è arrivato Beñat Marmissolle, mentre il terzo gradino del podio sarà occupato da Martin Perrier. Gara esemplare anche per Andrea Macchi, attualmente al quarto posto appaiato all’inglese Damian Hall.
Tre giornate piene di colpi di scena
Un Tor che non ha certo annoiato. A partire fin dal primo giorno, con la squalifica del rumeno Corneliu Buliga (per un ristoro non autorizzato) e proseguita con una sfida tra i francesi Louis Calais e Beñat Marmissolle, entrambi al loro primo TOR330, e lo svizzero Martin Perrier. D’haene, però, è sempre rimasto a ridosso della testa della corsa, correndo in controllo fino a sferrare l’attacco decisivo, che lo ha portato alla testa della corsa a Ollomont dove Calais è stato colto da una crisi profonda che gli ha fatto perdere diverse posizioni. Tra lunedì e martedì Marmissolle e Perrier sembravano essere fuori dai giochi e sull’orlo del ritiro, prima di essere gli autori di notevoli rimonte con Marmissolle a precedere Perrier.
Gara donne: Katharina Hartmuth sta disegnando un capolavoro
In campo femminile prosegue la cavalcata solitaria di Katharina Hartmuth, attualmente al sesto posto della classifica assoluta, che è attesa al traguardo nel pomeriggio inoltrato. La tedesca (ma residente in Svizzera), è fino ad ora stata protagonista di una gara regolare condotta a ritmi insostenibili per le avversarie. Nelle prossime ore scopriremo se la Hartmuth riuscirà anche a battere il record femminile (80 h 19’ 38”), stabilito due anni fa da Sabrina Verjee, che si trova attualmente al secondo posto. Seguono la francese Claire Bannwarth e Lisa Borzani, già due volte vincitrice del TOR.