10 consigli per itinerari che potresti fare in marzo
Complici le ultime precipitazioni è ancora stagione di sci alpinismo e di ciaspole, prestando però attenzione alle condizioni di valloni e pendii. Le alternative “asciutte” in Puglia e Campania
Marzo è il primo mese della primavera. Canonicamente segna, o dovrebbe segnare, il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile, con un aumento generale delle temperature. E’ quel “dovrebbe”, in questo momento preciso, a fare la differenza, in quanto su Alpi e Appennini sta nevicando copiosamente. Ma d’altronde si sa, marzo ha un carattere tutto suo, anche secondo la tradizione popolare che ne riassume le peculiarità con questo detto:” marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello”. Proprio l’attuale situazione meteo, questa selezione di itinerari è ancora caratterizzata da proposte per scialpinismo, sci di fondo e ciaspole, proprio per questo colpo di coda dell’inverno. Non è una situazione poi così inconsueta, statisticamente, il fatto che la neve arrivi in questo periodo dell’anno. Nei mesi scorsi, tra l’altro, non è neanche vero che non abbia nevicato. Il problema è stato semplicemente che le temperature erano troppo alte e hanno favorito il repentino scioglimento del manto nevoso. E’ proprio questo il primo monito cui prestare attenzione, a marzo solitamente, e soprattutto in questo momento preciso: questa nevicata primaverile crea un rischio valanghe piuttosto elevato e richiede, quindi, assoluta attenzione e la consultazione attenta dei vari bollettini nivometereologici, così come l’utilizzo di attrezzatura invernale adeguata, tra cui artva, pala e sonda. A prescindere da tutto, le ore di luce si allungano visibilmente e, nell’ultima domenica del mese entra anche in vigore l’ora legale, che contribuisce ulteriormente a dilatare le giornate. E’ questo anche il periodo in cui molti rifugi aprono, in vista proprio della stagione scialpinistica. Oltre alla neve di Alpi e Appennini, marzo è anche il momento ideale per camminare nel sud Italia o nelle zone limitrofe alle coste, in luoghi senza neve, che sono troppo caldi per essere frequentati in primavera inoltrata e in estate.
Valle d’Aosta: due escursioni con le ciaspole nel Parco regionale del Mont Avic
Nella natura della Valle di Champorcher, al rifugio Barbustel, tra i laghi del parco, e alla conca di Dondena, con l’omonimo rifugio. Facili camminate con partenza da Champorcher, in Valle d’Aosta. Lontano dalle località più affollate e in un contesto ambientale di grande fascino.
https://www.montagna.tv/233442/due-escursioni-con-le-ciaspole-nel-parco-del-mont-avic/
Piemonte: le Vie storiche di montagna
Sono ben 69, su Alpi e Appennini, le Vie storiche, un progetto ambizioso per apprezzare luoghi di grande significato storico e sociale.
Le vie storiche sono tracciati e sentieri che venivano percorsi per migrazioni, commerci oppure da eserciti, per motivi di guerra o sorveglianza di confini e punti strategici. Si cammina lungo gli stessi passi e le stesse tracce percorse nel passato, per conoscere la storia di luoghi ed eventi particolari.
https://www.montagna.tv/232914/in-piemonte-si-cammina-sulle-vie-storiche-di-montagna/
Veneto: nella val Fonda, vicino a Cortina, con gli sci da fondo o le ciaspole
Vicino ad una delle zone più rinomate delle Dolomiti, ci si muove in vista del Cristallo, della Croda Rossa, lungo un ampio e panoramico fondovalle, delimitato da irte cime e crode.
La valle si insinua tra le maestose pareti settentrionali del monte Cristallo, separandosi dalla Val Popena inferiore. Ci troviamo ancora nel territorio veneto, precisamente nel comune di Auronzo di Cadore, ma le acque che la attraversano discendono verso l’Alto Adige e il Lago di Landro, nel comune di Dobbiaco. Più che una valle, sembra quasi uno spettacolare anfiteatro naturale, con la magnificenza del Cristallo, con il Cristallino di Misurina, con il Piz Popena.
Lombardia: con le ciaspole alla Vedretta del Ventina in Valmalenco
Dal caratteristico borgo di Chiareggio, nei pressi di Chiesa Valmalenco, si raggiunge senza troppo sforzo la piana panoramica dove sorgono i rifugi Gerli-Porro e Ventina.
Una gita semplice, breve e solo a tratti ripida consente di raggiungere la piana di Ventina, proprio ai piedi dell’omonima vedretta. Ci troviamo ai piedi del Disgrazia, con bella vista, verso valle, anche sul solco vallivo discendente dal Passo del Muretto.
Alto Adige: con pelli e ciaspole in Val Pusteria: tre escursioni con vista sulle terre di Jannik Sinner
La Croda Rossa di Anterselva, la Cima Tre Dita e la Malga Brunst sono mete di grande soddisfazione. Le difficoltà variano, anche secondo le condizioni del manto nevoso.
Jannik Sinner è nato qualche decina di chilometri più a Est, ma è difficile in questo periodo, non associare l’immagine del campione di tennis a tutta la Val Pusteria e zone limitrofe. Ed è proprio nei luoghi cari al campionissimo altoatesino che si possono effettuare interessanti escursioni con le ciaspole o con le pelli, in un ambiente dall’estetica straordinariamente suggestiva, con vista che spazia anche sulle Alpi austriache. Tra le tante tra cui scegliere, ne raccontiamo tre: la Croda Rossa di Anterselva, la Cima Tre Dita e la Malga Brunst dove è possibile anche cimentarsi con lo slittino.
Friuli: skialp verso le panoramiche forcelle del Montasio
Sono 4 gli itinerari suggeriti, da Sella Nevea, sul versante meridionale della catena del Jôf di Montasio, da raggiungere con gli sci e le pelli di foca e con straordinaria vista panoramica.
Le Alpi Giulie, celebrate da Julius Kugy, sono una delle destinazioni più accessibili dalla pianura friulana e ideali per gli appassionati di scialpinismo. In particolare, l’area intorno a Sella Nevea emerge come punto di partenza per percorsi che si snodano tra i gruppi montuosi del Monte Canin, la prima imponente barriera alpina verso la pianura, sempre ben visibile da queste alture, e il Jôf di Montasio, spettacolare massiccio roccioso in seconda linea, che nasconde tra le sue pieghe alcune tracce percorribili con gli sci.
https://www.montagna.tv/233548/scialpinismo-in-friuli-verso-le-soleggiate-forcelle-del-montasio/
Abruzzo: con le ciaspole verso il Blockhaus, nella zona della Maiella
Una delle più classiche passeggiate d’alta quota dell’Abruzzo, con panorami che raggiungono il Gran Sasso e l’Adriatico.
L’itinerario prevede la salita con le ciaspole alla Majelletta, per poi proseguire verso il Blockhaus, a 2140 metri. Il suo nome così particolare, è dovuto alla presenza del fortino, costruito nel 1866 durante la guerra dei “Piemontesi” contro i briganti. Le rovine dell’edificio, d’inverno, sono quasi sempre sepolte. Ma il fascino del luogo c’è sempre.
https://www.montagna.tv/232945/maiella-con-le-ciaspole-verso-il-blockhaus/
Campania: i sentieri del Vesuvio
Alla scoperta del vulcano, tutelato da un Parco Nazionale. Il mese di marzo, è ideale per temperatura e condizioni. Primavera inoltrata ed estate rendono il clima decisamente troppo caldo.
Dal 1995, il Vesuvio è protetto da un Parco Nazionale che ha segnato un importante passo avanti, non solo nella conservazione dell’area, ma anche come simbolo di legalità attraverso la lotta al bracconaggio. La sede del parco, tra l’altro, si trova nel Palazzo Mediceo di Ottaviano, che è stato confiscato alla camorra.
https://www.montagna.tv/233014/lungo-i-sentieri-del-vesuvio-prima-che-faccia-troppo-caldo/
Puglia: il Cammino del Salento
Due itinerari orizzontali alla scoperta di paesaggi, borghi, scogli e spiagge. In una delle aeree marine più suggestive del sud Italia, ci sono notevoli possibilità di cammino
Questo itinerario si snoda tra i borghi, i muretti a secco e i faraglioni della costa più orientale d’Italia. Conosciuto soprattutto per le spiagge, il Salento ha un cuore naturalistico che si scopre a piedi, a passo lento, immergendosi nelle giornate di chi vive questo territorio 365 giorni l’anno. Ma marzo e aprile, con le sue temperature miti è il momento migliore.
Austria: itinerari di scialpinismo e ciaspole verso le cime degli Alti Tauri
Sulle montagne che sovrastano la valle della Salzach si possono effettuare escursioni di grande interesse e soddisfazione paesaggistica, nel Parco Nazionale degli Alti Tauri.
La catena montuosa degli Alti Tauri si estende in tre Länder austriaci: Tirolo, Salisburghese e Carinzia. L’elevazione più elevata è il Großglockner (3798 m), in gran parte in area protetta. All’interno del Parco, è possibile incontrare il camoscio alpino, lo stambecco, che è stato reintegrato nell’ambiente negli anni ’60 del secolo scorso, e grandi rapaci come l’aquila reale, con una presenza stimata di circa quaranta coppie nidificanti.
https://www.montagna.tv/232562/con-ciaspole-e-pelli-verso-le-vette-degli-alti-tauri-in-austria/