Film

Stand by Me-Ricordo di un’estate: avventura e formazione tra i boschi dell’Oregon

Tratto da un libro di Stephen King, il film fu girato nel 1987 e racconta le esperienze di quattro dodicenni “costretti”, senza volerlo, a diventare grandi molto in fretta

Castle Rock, estate 1959. Sono gli ultimi giorni di vacanza per quattro giovani amici, gli ultimi prima di cominciare le temute scuole superiori. Gordie, Chris, Teddy e Vern hanno dodici anni e un fortissimo desiderio di avventura e/o evasione dalla loro quotidianità (Gordie e Chris, infatti, per quanto giovani hanno già un passato traumatico alle spalle). E così, quando scoprono che c’è il cadavere di un loro coetaneo nel bosco che la polizia non ha ancora ritrovato, decidono di mentire ai genitori e di intraprendere una spedizione a piedi – tra i boschi e lungo la ferrovia – che li porterà faccia a faccia con la cruda realtà del mondo e oltre soglie dell’adolescenza. Oltre il disincanto, oltre l’illusione. Un’avventura che, insomma, li cambierà per sempre.

Tratto dal racconto Il corpo (1982) di Stephen King, Stand by Me – Ricordo di un’estate (1986) è un vero e proprio cult movie degli anni Ottanta. Da regola si tratta di un film per ragazzi, ma ciò che davvero caratterizza Stand by Me e lo differenzia da altre pellicole coeve (ad esempio I Goonies) è quel fortissimo senso di cupore, nostalgia e caducità dell’esistenza che da King viene trasposto senza pudore dal regista Rob Reiner, il quale racconta questi quattro ragazzi non come macchiette idealistiche di ragazzi della loro età (casti, puri, bambineschi) ma come pre-adolescenti che compiono la loro “favola” di formazione proprio quando affrontano la consapevolezza della morte. 

A partire dall’iconico uso della canzone “Stand by Me” di Ben E. King, Stand by Me è un monumento alla nostalgia – la nostalgia per l’ingenuità dell’infanzia (non a caso narrato in terza persona dal protagonista che ripensa al suo passato – una tipica strategia narrativa del film noir, il genere nostalgico/drammatico per eccellenza) e che a sua volta, nel diventare cult, è diventato esso stesso una pellicola che cristallizza la nostalgia per un certo tipo di cinema.

Le location di Stand by Me tra Oregon e California

Ma se si pensa a Stand by Me, cosa viene in mente se non l’iconica ferrovia che attraversa un bosco di grandi abeti dell’Oregon? È infatti il paesaggio, l’ambientazione, ciò che imprime a Stand By Me il suo status di iconicità visiva. È il luogo dell’avventura ciò che rende l’avventura iconica.

Il film è stato girato in parte a Brownsville, Oregon (la finzionale Castle Rock), una tranquilla cittadina che sembrava ferma a quegli agli anni Cinquanta che il film vuole richiamare (rieccoci, ancora, alla nostalgia…). Tra le location più importanti c’è il ponte a traliccio della McCloud River Railroad, dove è stata girata la scena dell’inseguimento in treno: il ponte in questione si trova sul Lago Britton in California. Lì vicino è stata girata anche la scena del treno a vapore che passa su un traliccio alto più di venti metri: si tratta sempre del Lago Britton, nella zona vicino al Burney Falls Memorial State Park in California.

Una piccola curiosità riguardo questa scena è che richiese un’intera settimana per essere girata. Al posto dei quattro ragazzi furono usate come controfigure quattro donne adulte con i capelli tagliati corti che furono truccate per assomigliare ai protagonisti. Assi di compensato furono posate sulle traversine per fornire una superficie più sicura su cui le controfigure potessero correre, mentre la macchina da presa fu incastrata tra i binari per riprendere la locomotiva a vapore in corsa.

Per far sembrare il treno molto più vicino di quanto fosse in realtà, quando i ragazzi sono stati chiamati a recitare la folle corsa sui binari, venne usato il teleobiettivo per ridurre la profondità di campo. Visto che però gli attori non sembravano veramente preoccupati, il regista Rob Reiner, per spronarli, gli disse: “Vedete quei ragazzi? Non vogliono più spingere quel carrello [carrello su cui era posizionata la macchina da presa, n.d.r.] lungo la pista. E il motivo per cui si stancano è a causa vostra…” – “Ho detto loro”, continua Reiner, “che se non erano preoccupati che il treno li avrebbe uccisi, allora avrebbero dovuto preoccuparsi che lo avrei fatto io, ed è stato allora che sono scappati”. 

La locomotiva utilizzata per la scena, la MCRR 25, è ancora in servizio quotidiano per il servizio escursionistico sulla Oregon Coast Scenic Railroad. 

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