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E’ il momento giusto per la Ferrata dell’Infernone, piccola sorpresa nel cuore delle Prealpi Biellesi

Il sentiero attrezzato si snoda nelle gole formate dal torrente Elvo senza tratti troppo esposti. Una valida meta anche per i neofiti e per chi soffre di vertigini

 

La Valle dell’Elvo nel biellese non è particolarmente nota tra gli appassionati di alpinismo, ma lo è sicuramente tra quelli di ferrate grazie al sentiero attrezzato dell’Infernone che si sviluppa lungo la gola scavata nei secoli dal torrente Elvo nei pressi dell’abitato di Sordevolo. Il borgo prealpino piemontese si trova a valle della Riserva naturale del Monte Mars, il monte più alto delle Alpi Biellesi dove nasce il torrente Elvo, quasi a ridosso della Valle d’Aosta.

Il territorio comunale include una zona prealpina di particolare valore sotto l’aspetto paesaggistico, dove si trova la cosiddetta Trappa, un antico fabbricato del XVIII secolo che ospitò per alcuni anni monaci trappisti in fuga dalla rivoluzione francese. La Valle dell’Elvo si sviluppa lungo il corso del torrente omonimo, nella parte occidentale del territorio biellese, ai piedi delle Prealpi Biellesi e delle cime del Bechit, del Mars, del Rosso e del Mucrone. 

La via ferrata

Lasciata l’auto in uno dei parcheggi pubblici di Sordevolo ci si incammina in discesa seguendo i cartelli che indicano l’ingresso della ferrata fino a raggiungere le limpide acque del torrente Elvo. Qui comincia il vero e proprio sentiero attrezzato, passando sotto il ponte in pietra per Bagneri e continuando lungo il sentiero che costeggia il torrente con ampi scorci panoramici su giochi d’acqua e piccole cascate. Il primo tratto è attrezzato in maniera discontinua e solo nei tratti più impervi alternando tratti con fune in corda ad altri, più esposti, in fune metallica.

Una discesa verso il corso d’acqua porta al cospetto di un primo ponte a tre corde che conduce verso la destra orografica del torrente lungo la quale prosegue il sentiero. Dopo una breve risalita nel bosco ecco una nuova discesa verso un ponte in pietra che riporta il tracciato sulla sinistra orografica, si prosegue quindi sul greto lungo un tratto non attrezzato, da affrontare con attenzione per la scivolosità dei sassi levigati dall’azione dell’acqua. Questo è forse uno dei punti più spettacolari della gola, tra piccoli specchi d’acqua, cascate, muschi e licheni rigogliosi. Un ennesimo ponticello sospeso riporta verso la desta orografica e utilizzando staffe metalliche sospese sulle gole scavate dal torrente si prosegue lungo una cengia spesso resa scivolosa dalla forte umidità della gola. Si percorre un piccolo ma spettacolare canyon naturale sempre utilizzando staffe metalliche e assicurandosi alle funi di sicurezza con i moschettoni della nostra attrezzatura fino a raggiungere il terzo e ultimo ponte a tre corde che rappresenta l’arrivo della Via Ferrata. Qui ben presto la via attrezzata si trasforma in un comodo sentiero che risale la gola fino a raggiungere la mulattiera che riporta a Sordevolo.

Naturalmente l’intero percorso va affrontato, non nei periodi di piena, con grande attenzione al meteo e indossando caschetto di protezione e kit da ferrata. 

Partenza e arrivo: Sordevolo (627 m)
Dislivello totale: 300 m, dislivello via ferrata 170 m
Tempo di percorrenza intero anello: 4 ore
Difficoltà: medio-facile

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