Itinerari

Con ciaspole e pelli verso le vette degli Alti Tauri, in Austria

Sulle montagne che sovrastano la valle della Salzach si possono effettuare escursioni di grande soddisfazione. Un ambiente vario e protetto dal Parco Nazionale degli Alti Tauri

La catena alpina degli Alti Tauri si estende su ben tre Land austriaci: Tirolo, Salisburghese e Carinzia. La cima più alta è il Großglockner che raggiunge i 3.798 m e buona parte della catena è tutelata dal Parco Nazionale omonimo, fondato nel 1981. Gli splendidi paesaggi alpini si formarono dopo l’ultima epoca glaciale circa 12.000 anni fa. Lentamente con il passare delle ere queste zone cominciarono a ricoprirsi di vegetazione che attirò sempre più specie animali, creando nel tempo un habitat di straordinaria biodiversità.

Nel Parco sono infatti presenti il camoscio alpino, lo stambecco, reintrodotto negli anni 60 del secolo scorso, e i grandi rapaci come l’aquila reale, che vede la presenza di una quarantina di coppie nidificanti.
Animali che d’inverno sono difficilmente avvistabili, ma se si vuole avere un’idea della loro presenza e delle caratteristiche ecologiche dell’area protetta, una visita al Centro Visitatori a Mittersill, potrà soddisfare tutte le curiosità.

Il canyon dell’Untersulzbach e il ghiacciaio del Weissee

La cascata di ghiaccio Madonna di vetro nella zona del Grunsee. Foto Alberto Nardi
La cascata di ghiaccio Madonna di vetro nella zona del Grunsee. Foto Alberto Nardi

Il Parco organizza diverse ciaspolate, spesso accompagnate dagli esperti ranger che controllano l’area. Tra queste c’è l’esplorazione della valle Untersulzbachtal (dislivello 230 m, durata 2.45 ore a/r; itinerario escursionistico medio-facile). Indossate le ciaspole ci si inoltra nella valle, nota soprattutto per l’abbondanza di minerali e rocce cristalline che diedero vita in epoche passate ad un’intensa attività mineraria. L’inizio del sentiero affianca le gole del torrente Untersulzbach che qui si produce in un salto spettacolare di quasi 50 metri e i cui spruzzi, creando un alto tasso di umidità, favoriscono la crescita di numerosi licheni. Tra questi il più ammirato è il lichene “polvere di zolfo” (Chrysothrix chlorina) che ricopre le rocce della gola di un coloratissimo strato che ricorda il giallo dei pennarelli evidenziatori fluorescenti.

Un secondo itinerario porta verso il ghiacciaio del Weissee. Per raggiungere il punto di partenza si prende la funivia che consente di raggiungere velocemente il Berghotel Rudolfshutte, a 2315 m di quota, l’unico hotel alpino nel Parco. Da qui agganciate le racchette da neve o gli sci si possono seguire facili itinerari circondati dalle maestose cime dell’Eiskogele (3426 m), dell’Odenwinkelwand (3330 m), dell’Hoher Kasten (3189 m), del Totenkopf (3151 m) oltre al Gruppo del Granatspitze. Il lago ghiacciato Weisssee è naturalmente quasi invisibile durante la stagione invernale, mentre ben più evidente risulta l’azzurro della cascata ghiacciata Grunseefalle (a 1850 m di quota) detta glaserne madonna (Madonna di Vetro) nella zona dello Grunsee, la stazione intermedia della funivia dove, molto nota ai ghiaccisti della zona che appena le condizioni lo consentono si affrettano a rinnovare la sfida con una delle colate più classiche del Salisburghese.

Dal Berghotel Rudolfshütte presso il lago Weissee, partono numerosi itinerari per ciaspolatori  e skialper. Una delle mete più apprezzate è la vetta sud dello Hochfuerlegg (2947 metri, raggiungibile in circa 3 ore con un dislivello di 632 metri). Un itinerario riservato ai più esperti ma che merita il viaggio anche per lo straordinario ambiente in cui si svolge.

Wildkogel: si sale con le ciaspole, si scende in slitta

La partenza della pista di slittino lunga 14 chilometri che scende al paese di Bramberg. Foto Alberto Nardi
La partenza della pista di slittino lunga 14 chilometri che scende al paese di Bramberg. Foto Alberto Nardi

Dalla Valle del fiume Salzach grazie alle funivie Smaragdbahn e Wildkogelbahn si può raggiungere il percorso con le ciaspole per la vetta del monte Wildkogel (2224 m). Dalla stazione di arrivo della Wildkogelbahn, si effettua infatti un facile giro ad anello che raggiunge anche la cima della montagna  (2.30 ore, dislivello 400 m). Una volta tornati al punto di partenza dell’escursione   si torna nel fondovalle percorrendo una delle piste da slittino più lunghe del mondo: 14 chilometri e 1300 metri di dislivello.

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