Alpinismo

Shisha: verso casa con la salma di Piantoni

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Updated BERGAMO — Sono arrivati a Nyalam Yuri Parimbelli, Adriano Greco e Marco Astori. Con loro, viaggia il corpo di Roby Piantoni, che nel weekend è stato recuperato dal crepaccio in cui si trovava e riportato al campo base della montagna con una lunga e faticosa operazione alla quale hanno partecipato anche lo svizzero Jean Troillet e gli alpinisti spagnoli di Al filo de lo imposible. "I ragazzi sono completamente svuotati, sia fisicamente che moralmente" racconta Ennio Spiranelli, alpinista bergamasco che seguiva la spedizione.

"Roby Piantoni è a Nyalam con tutti i compagni – ci ha fatto sapere poco fa Simone Moro -. Marco Astori si è attardato per recuperare dei carichi persi dagli yak. Domani arriveranno tutti a Zangmu, sulla frontiere ta Cina e  Nepal, dove l’ufficiale governativo sta preparando i documenti e gli aiuti necessari per far passare il corpo sul lato nepalese dove c’è già un’ambulanza pronta al trasporto della salma a Kathmandu".

"Sabato i ragazzi hanno recuperato Roberto – racconta Spiranelli – e lo hanno portato al campo base avanzato. Ieri sono risaliti con dei portatori e degli yak per riportarlo al base. Ma l’operazione è stata tutt’altro che semplice. I primi portatori non volevano caricarlo per questioni religiose. Poi sono arrivati altri yak, ma per diversi tratti hanno dovuto trasportarlo loro a spalla. E’ stato devastante, anche perchè il tragitto è lungo e tortuoso".

Il campo avanzato, infatti, si trova a 5.600 metri, quattrocento metri più in alto del campo base. Per raggiungerlo bisogna percorrere un lungo saliscendi su pendii ghiaiosi, che attraversano due valli e tre morene. Il corpo di Piantoni era stato messo al riparo dai compagni il giorno dell’incidente in un crepaccio che si trova poco più in alto del campo base avanzato, più o meno alla base della parete. Sabato, la squadra composta da circa 6-7 alpinisti lo ha recuperato e portato all’avanzato, ieri da lì lo ha portato al campo base.

Ora, la spedizione italiana è in viaggio verso l’Italia con la salma di Roby Piantoni, così come richiesto dalla famiglia. Fulvia, la madre di Roby Piantoni, subito aveva chiesto il recupero del figlio perchè i suoi resti fossero sepolti a casa, all’ombra della Presolana. Familiari, amici e appassionati che in questi giorni d’incubo si sono stretti attorno alla madre, ora attendono il ritorno del giovane alpinista per porgergli l’ultimo saluto.

Piantoni, originario di Colere, è morto la mattina di giovedì 15 ottobre cadendo dalla via Scott sulla parete Sud dello Shisha Pangma, 8.027 metri, in Tibet. A tradirlo, una corda fissa durante una manovra, che ha ceduto facendolo precipitare per oltre 500 metri sotto gli occhi dei due impotenti compagni, Astori e Parimbelli, e dello svizzero Troillet che con il suo compagno si trovava poco sopra.

Sara Sottocornola

Foto courtesy www.robypiantoni.it

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