Alpinismo

Caso Miss Go, Garcia ritira le accuse

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LISBONA, Portogallo — "Ciao Gerfried, ti scrivo per dirti che mi dispiace di aver mandato quel report ad Explorersweb". Inizia così l’email di scuse mandata da Joao Garcia a Gerfried Göschl. L’alpinista portoghese, che aveva attribuito la responsabilità dell’incidente mortale di Miss Go alla spedizione austriaca, ha infatti ritirato le accuse. E Göschl  ha accettato le scuse.

L’email inviata da Joao Garcia è stata girata alla redazione di Montagna.tv direttamente da Gerfried Göschl. "Se è giusto pubblicare le accuse – ci scrive -, allora è giusto fare altrettanto anche con le scuse". E in effetti, la retromarcia su tutta la linea dell’alpinista portoghese chiude da sola e definitivamente il caso Miss Go.

Ricapitoliamo. Il 13 luglio la coreana Go Mi Sun perdeva la vita sul Nanga Parbat dopo essere salita in vetta. A breve distanza di tempo arrivavano da parte di Garcia pesanti accuse sulla responsabilità della sua morte: in un report inviato al sito Explorersweb infatti, il portoghese sosteneva che alla spedizione austriaca, "scorretta e impreparata", serviva una corda e che così avevano pensato bene di toglierla dal canalone Messner. Esattamente il punto dove era caduta Miss Go.

A stretto giro di posta arrivava la replica di Göschl, capo della spedizione “imputata”. "Due portatori d’alta quota della spedizione coreana hanno rimosso le due corde il giorno prima del tentativo di vetta – scriveva -. E’ stata una decisione condivisa da tutti. Non capisco proprio perché ora lui (Garcia) stia girando le carte in tavola".

Per Göschl insomma, solo menzogne, per giunta non supportate da alcuna testimonianza. L’estate sembra avergli dato ragione, dal momento che lo stesso Garcia ha ritirato le accuse.

"Ciao Gerfried – scrive l’alpinista portoghese -, ti scrivo per dirti che mi dispiace di aver mandato quel report ad Explorersweb. L’ho scritto al campo base in un momento di forti emozioni e grande stanchezza. Ora ho realizzato che avrei dovuto discuterne direttamente con te, al campo base, e non condividere i miei pensieri online. Non nutro sentimenti di odio verso nessuno, e ti auguro il meglio".

E per l’austriaco scuse accettate. "Non ce l’ho con nessuno – ci scrive infatti Göschl -, ma sono davvero preoccupato per la reputazione mia e dell’Alpine Club. Se è giusto pubblicare le accuse, allora è giusto fare altrettanto anche con le scuse".
 
Con la sua mail Garcia fa retromarcia su tutta la linea, con la chiara intenzione di dissolvere le ombre, da lui stesso create, intorno alla morte di Miss Go.

Valentina d’Angella

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