10 itinerari che potresti fare a novembre
Giornate brevi, freddo e neve in agguato. Ma non per questo bisogna rinunciare, basta scegliere l’itinerario più adatto. E muoversi con attenzione
Novembre è un mese di passaggio, una sorta di interludio tra i colori sgargianti dell’autunno e il bianco dell’inverno. Spesso, alle quote più alte, le montagne sono già adornate dalla prima neve. In alcune annate, la coltre bianca è presente anche alle quote più basse, trasformando il paesaggio in un connubio estetico tra autunno e inverno. Le possibilità escursionistiche sono, quindi, molto varie, anche a seconda delle annate. E’ possibile semplicemente camminare lungo itinerari di quota non molto elevata, oppure iniziare a rispolverare, in rari casi, anche le ciaspole e in casi più sporadici, addirittura, gli sci con le pelli. Le ciaspole, in genere, possono essere utili per percorrere, soprattutto, singoli tratti di percorso, a meno di non trovarsi in periodi particolarmente generosi dal punto di vista nevoso, cosa piuttosto rara negli ultimi anni. Visto la variabilità delle condizioni, sia durante la stessa stagione, sia in generale per il periodo di novembre, possono essere utili anche dei ramponcini da escursionismo, in modo da muoversi con maggiore tranquillità, su eventuali tratti ghiacciati.
I rifugi sono, per la maggior parte chiusi, anche se è possibile che ci siano strutture aperte nei fine settimana. In ogni caso è opportuno infornarsi preventivamente. Anche se la meta di un itinerario dovesse essere un bivacco, una struttura quindi sempre aperta, è opportuno verificarne l’agibilità tramite la proprietà, soprattutto se è privata e non del CAI.
In novembre, la temperatura tende ad essere mutevole, con escursione termica pronunciata. Diventa, quindi, importante prestare attenzione al vestiario e utilizzare materiale tecnico adeguato, oppure vestirsi a strati, classico consiglio forse un po’ antico, ma sempre funzionale. Attenzione anche alle ore di luce che tendono a diminuire e richiedono maggiore attenzione nel programmare l’uscita.
Camminata d’autunno verso la Casa di caccia di Orvieille nel Parco Nazionale Gran Paradiso
Itinerario in Valsavarenche tra coloratissimi larici e le acque cristalline del Lago Djouan, dove si specchia la vetta della Grivola, con la possibilità di incontro con gli abitanti del Parco, in modo particolare con camosci e stambecchi. Grandi visuali sul Gruppo del Gran Paradiso.
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Due giorni lungo il Cammino Balteo, dove la storia è raccontata da magnifici ponti
Itinerario a bassa quota nella Valle del Lys su sentieri poco conosciuti, ma perfetti per questa stagione. Il cammino è un connubio tra la natura e lo spettacolo di parecchi monumenti e testimonianze di architettura alpina.
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Tra i faggi della Val Sorba, con vista sul Monte Rosa
In alta Valsesia, in un mare di larici e abeti, esiste un’isola di faggi, in una valle laterale poco conosciuta, senza rifugi e senza impianti: montagne bucoliche e un ambiente rurale con alpeggi, baite e cascate cristalline sono gli elementi peculiari della Val Sorba.
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Quattro escursioni di stagione in Val Seriana
Itinerari autunnali nella Bergamasca, lontano dal clamore dell’estate, nella tranquillità e nel silenzio della stagione autunnale. Al cospetto delle Orobie, la Val Seriana è teatro di numerose escursioni, praticabili anche in novembre. A differenza di altre zone ci sono ancora rifugi aperti nei week end, una possibilità in più per chi intenda usufruirne, per rifocillarsi o dormire in quota.
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In Valtellina sulla Via dei Terrazzamenti
Trekking autunnale tra i colori e le cantine di una strada di recente inaugurazione ma dalla storia antica e premiata dall’Unesco. Succede in Valtellina dove da qualche anno è stata disegnata la Via dei Terrazzamenti, un tracciato di bassa quota lungo 70 km il cui filo conduttore sono proprio quei muretti a secco che dal 2018 sono stati iscritti nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
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Lo spettacolo delle Piramidi di terra da un posto in prima fila
Tre semplici escursioni autunnali per ammirare le “piramidi geologiche” italiane. Un paesaggio irreale, con turriti pinnacoli di terra sormontati da grossi massi. Queste piramidi di terra si trovano nell’altipiano del Renon, in Alto Adige, a Segonzano, nella trentina Val di Cembra, e a Zone, nei pressi del Lago d’Iseo, in Lombardia. Un fenomeno geologico che merita una visita. Le mezze stagione e la fine dell’autunno, sono il momento ideale, per una gita.
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Facile, ma lunga, escursione alla Cascata dell’Acquacheta
Si trova nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi la cascata di di 90 metri, cantata anche da Dante, nella Divina Commedia. Il percorso è piuttosto lungo, ma mai veramente impegnativo. Bellissimo il colpo d’occhio sulla cascata, ma anche il suo fragore che colpì particolarmente l’Alighieri.
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Sul Navegna, la montagna tra i due laghi
Tre belle escursioni autunnali sul massiccio calcareo del Lazio tutelato da una Riserva Naturale.
Paesaggi di roccia chiara si ergono da boschi di castagne, con panorami che spaziano sul Gran Sasso, sul Velino e sui Lucretili. La zona è una delle più interessanti del Lazio ed è ideale per le mezze stagioni, anche per la fine dell’autunno.
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6 rifugi tra Lazio e Abruzzo aperti anche in autunno
Ecco alcuni rifugi, dove si può mangiare e dormire, anche in periodo autunnale. Sino a qualche anno fa, la stagione di apertura dei rifugi, su Alpi e Appennini, era per la maggior parte dei casi molto schematica e precisa: da metà giugno a metà settembre. In tempi più recenti, però, la stagione delle attività outdoor, in montagna, si è notevolmente dilatata, così come il periodo di apertura di molti rifugi che offrono servizio anche “fuori stagione”, soprattutto nei week end e nei giorni di festa.
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6 foreste dell’Abruzzo dove ammirare i più sgargianti colori dell’autunno
Le meravigliose faggete dei Monti della Laga, del Gran Sasso, dei Simbruini, del Velino e del Sirente, della Maiella e nelle zone del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise consentiranno di camminare nel colore dei boschi. Il momento topico del colore dovrebbe durare sino a metà novembre.
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