AlpinismoAlta quota

Valanga sulla Sud del Lhotse travolge alpinista nepalese. Sull’Everest russo muore di mal di montagna

Ci sono davvero poche possibilità di trovare in vita la guida d’alta quota Khudam Bir Tamang dispersa dopo essere stata travolta da una valanga sulla parete sud del Lhotse.

Il nepalese faceva parte della spedizione del sudcoreano Hong Sung-Taek, che ha l’obiettivo di salire la complessa e mastodontica parete meridionale del Lhotse. L’incidente è avvenuto a circa 6000 metri poco sotto campo 1 mentre Khudam Bir Tamang, incaricato di sistemare le corde, stava scendendo al campo base. Insieme a lui un’altra guida sherpa, Pasang Rinzee Sherpa, che non è stata coinvollta e ha dato l’allarme.

Seven Summit Treks ha informato che sono state effettuate delle ricerche via terra e aeree con l’elicottero, ma senza successo. Al campo base anche Simone Moro, che sta trascorrendo questa stagione himalayana in veste di pilota di elicottero a supporto delle spedizioni e svolgendo anche diversi interventi di soccorso.

Alpinista russo morto sull’Everest

Un alpinista russo, Pavel Kostrikin, è morto a campo 2 (6400m) dell’Everest. L’alpinista, che faceva parte della spedizione di Alex Abramov, è deceduto a causa delle conseguenze del mal di montagna durante l’ultima rotazione di acclimatamento in parete prima di tentare la vetta nei prossimi giorni.

A dare la notizia l’Himalyan Times. Nulla è stato invece detto dalla spedizione russa, il cui ultimo aggiornamento parla della chiusura dell’acclimatamento dopo aver raggiunto C3, 7200m, e del ritorno con l’elicottero a Namche Bazaar per quattro notti allo scopo di riposarsi prima del tentativo.

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