Alpinismo

Denis Urubko: la ripartenza passa da un 8a

La disavventura sul Gasherbrum 1 ha rallentato i progetti senza riuscire a spegnere i sogni. In attesa della completa guarigione delle mani, Urubko si concentra sull’arrampicata sportiva. E ripete: The Game starts

I postumi dei congelamenti alle mani “regalo” del Gasherbrum 1 si fanno ancora sentire. Ma per il fortissimo himalaysta non è mai l’ora di fermarsi. I progetti sono tanti. Iniziando dall’arrampicata sportiva su gradi che non ha mai affrontato

L’ultima avventura di Denis Urubko al Gasherbrum 1, per tentare l’ascensione solitaria e invernale (quella che lui, considera la prima “vera invernale” della montagna, se si tiene conto dell’inverno meteorologico, che va dal primo dicembre al 28 febbraio), ha avuto esiti molto diversi da quelli sperati.

Come è noto, il fortissimo himalaysta è stato vittima della caduta di un crepaccio e di un grave congelamento alle mani che lo ha costretto a interrompere la spedizione e ad una lunga riabilitazione tuttora in corso.

Un brutto incidente, che, a questo punto della sua carriera, potrebbe porre molti punti di domanda sul futuro.

Abbiamo colto l’occasione della conferenza da lui stesso condotta lo scorso sabato 20 aprile nell’ambito dei festeggiamenti per il 60esimo anno di fondazione del Cai di Calco, in provincia di Lecco, per sentire dalla sua viva voce come sta vivendo questi momenti.

La risposta alla domanda “Denis, come stai?” è arrivata in tipico stile Urubko: “Sto OK, che non vuol dire bene”, ci ha detto mostrando le mani ancora martoriate. Ma subito ha aggiunto: “Comunque domani vado con un amico, a chiodare una nuova via!”.
Insomma, energia e tenacia a mille, come sempre!

Certo, per quest’anno di nuove spedizioni in alta quota non se ne parla, però i progetti, anche a breve termine, non mancano. Negli ultimi anni, infatti, Denis, ha “scoperto” la passione per l’arrampicata sportiva e, come sempre, si è applicato a questa disciplina con la massima dedizione, puntando a risultati ambiziosi: Per il 2024 mi sono riproposto di salire il mio primo 8a – dice – Ho ancora otto mesi per centrare l’obiettivo. Quindi: avanti con l’allenamento!”.

Per il futuro più lontano, invece? Anche su questo Denis non ha dubbi:Ho solo 50 anni e tanti sogni ancora da realizzare, in montagna, ma non solo… Di una cosa sono certo: li perseguirò come ho sempre fatto: con totale concentrazione, trasformandoli in realtà, uno alla volta”.

Insomma, come lui stesso ha scritto sulle sue pagine social: “Game over? No! Game STARTS!”.

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