Bike

From 0 to 0, Andrea Lanfri conquista il Monte Rosa

18 ore e 7 minuti per andare dal golfo di Genova alla Capanna Margherita, a 4554 metri sul Monte Rosa. È questo il tempo impiegato dall’atleta paralimpico Andrea Lanfri per il più emozionante dei suoi From 0 to 0. “Una sfida pazzesca, un’avventura unica” il commento di Lanfri a questa terza tappa del progetto, dopo quelle che l’hanno visto impegnato sulle Alpi Apuane, sull’Etna e sul Gran Sasso.

Partito dalla spiaggia di Genova Voltri alle prima luci del 10 settembre Lanfri si è subito cimentato con il Passo del Turchino prima di lanciarsi in discesa e tagliare verso nord la lunga pianura padana. 225 i chilometri in bici, 3000 i metri di dislivello. Raggiunta Staffal cambio di assetto, e di protesi, per affrontare la salita fino alla Capanna. “Dopo la gioia dell’arrivo in cima ho subito ripreso la strada di valle” spiega Lanfri. Direzione: rifugio Mantova, dove si è concesso una notte di riposo.

Un ritorno alle origini per Lanfri che, proprio sul Monte Rosa, ha ritrovato la montagna dopo la dura malattia. Dopo la meningite con sepsi meningococcica che gli ha portato via due gambe e sette dita delle mani, oltre alla normalità. Oggi, nella sua extra ordinarietà, Andrea ha ripreso in mano la sua vita, in tutti i sensi. “Nel 2018, quando sono salito sul Rosa per la prima volta dopo l’operazione non ero sicuro di farcela. Ricordo ancora le brutte sensazioni di quell’interminabile percorso lungo il sentiero da Staffal al rifugio Mantova”. Al tempo ha impiegato 9 ore per coprire l’itinerario, questa volta appena 4. Nella vita si rinasce se lo si vuole, Andrea ne è dimostrazione concreta.

Da 0 a 0

All’alba del 12 settembre è ripresa la marcia di Lanfri che si è spinto in discesa fino a raggiungere il Passo dei Salati, dove ha trovato ad aspettarlo la sua mountain bike. In una manciata di minuti ha raggiunto Staffal, “indubbiamente il pezzo più diverttente”. Poi giù fino ad Alessandria, a ritrovare la pianura. “Complice il vento la discesa è andata a gonfie vele” commenta. Il 13, finalmente, eccolo risalire il Turchino, questa volta con lo sguardo proiettato verso il mare. Oltre, la conclusione di questo incredibile From 0 to 0. Il caldo del mare, l’odore di salsedine che si mischia al freddo della vetta e a quell’emozionante sensazione che lascia ogni respiro lassù dove l’aria comincia a essere leggera.

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