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From 0 to 0 Etna, nuova impresa per Andrea Lanfri

11 ore e 50 minuti. È questo il tempo fatto segnare da Andrea Lanfri nella seconda tappa del suo From 0 to 0 che si è svolta sul vulcano più alto d’Italia, l’Etna.

Dopo le Apuane questa volta l’alpinista e atleta paralimpico ha deciso di pedalare dagli zero metri di Aci Trezza, frazione di Aci Castello, fino a raggiungere il rifugio Citelli (1934 m) sul versante nord-est dell’Etna. 37 chilometri per 1750 metri di dislivello, che Andrea ha superato in 2 ore e 45 minuti. Qui è avvenuto il consueto pit-stop con “cambio piedi”. Indossate un paio di protesi più adatte alla camminata in montagna Lanfri ha raggiunto l’Osservatorio Pizzi Deneri e quindi il cratere principale. “Solo dopo mi hanno detto che era la salita più ripida” scherza Andrea che ha impiegato per andare dal mare alla cima 6 ore. Qui i tempi da cronometro si sono fatti da parte. “Ero accompagnato da un forestale che, una volta in cima, mi ha proposto di andare a vedere i crateri nord-est e sud-est” spiega. “La giornata era perfetta, senza nebbia e vento. In più il vulcano era in attività” quindi, lasciata perdere la prestazione Lanfri si è concesso un’oretta di svago alla scoperta dell’Etna. “È stata un’esperienza unica. Ho iniziato a sentire il suono del vulcano da quando ho raggiunto il Citelli. Ogni tanto poi spruzzava lava nel cielo, che spettacolo”.

Dopo la pausa d’esplorazione nuovamente giù, verso il mare. Nuovo pit-stop “cambio piedi” per mettere su le protesi da corsa e poi via veloce lungo i tornanti che portano al rifugio Sapienza. “L’arrivo a Catania credo sia stato la parte più pericolosa di tutto il progetto” racconta l’atleta. “Iniziava a fare buio e nonostante fossi ben illuminato correre in quel traffico, senza trovare molti marciapiedi, non è stato affatto piacevole”. L’arrivo al mare una grande soddisfazione e un ritrovato angolo di pace dopo aver goduto della bellezza del vulcano in quota.

Il programma di Lanfri, che ricordiamo ha uno scopo più grande di quello sportivo (l’obiettivo vero e più importante è quello di riuscire a raccogliere fondi per sostenere il progetto “Pink is good” di Fondazione Umberto Veronesi. Un progetto nato per finanziare la ricerca scientifica contro i tumori femminili), non si ferma qui. Il prossimo appuntamento è già segnato per la prossima estate: From 0 to 0 Monte Rosa.

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Un commento

  1. “La giornata era perfetta, senza nebbia e vento. In più il vulcano era in attività” quindi, lasciata perdere la prestazione Lanfri si è concesso un’oretta di svago alla scoperta dell’Etna. “È stata un’esperienza unica. Ho iniziato a sentire il suono del vulcano da quando ho raggiunto il Citelli. Ogni tanto poi spruzzava lava nel cielo, che spettacolo”.
    DA APPLAUSO, CERTI INTENTI AL RECORD CRONOMETRICO O A TESTA BASSA E PISTONI IN AZIONE, NON VEDONO NIENTE.
    PER ESEMPIO NELLO SCI FONDO AGONISTICO BASTA AVER MEMORIZZATO IN ALLENAMENTO LA PISTA PER DOSARE LO SFORZO E METTERE A PUNTO LA TATTICA NELLE GARE IN GRUPPO.PRATICANDO SCI FONDO ESCURSIONISTICO NESSUNO TI COMANDA O INCITA CON GRIDA GUTTURALI DISUMANE DETTANDOTI I TEMPI(HEIA IU HOIA A, DUROI DURO!! RECUPERA , SEI TERZO ECC), SI E’ PIU’ APERTI A COGLIERE LA MERAVIGLIA SENZA BAVA CHE BOCCCA E SMORFIE SULLA FACCIA STRAVOLTA.I DEM PER SKI ALP ESPLORATIVO CONTEMPLATIVO O AGONISTICO.IDEM PER CICLISMO SU STRADA.

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