Pareti

Premio Paolo Consiglio 2020: vincono le prime su Black Tooth e Bhagirathi IV

Sono giovani, hanno un profondo senso dell’etica e alle salite classiche preferiscono pareti e vette inviolate. Sono queste le caratteristiche che accomunano i protagonisti del Premio Paolo Consiglio 2020, importante riconoscimento che il Club Alpino Accademico Italiano (CAAI) assegna ogni anno a spedizioni leggere, non commerciali, formate da giovani e promettenti alpinisti che operano in territorio extraeuropeo con una spiccata propensione verso l’esplorazione e il rispetto ambientale, ovviamente in stile alpino.

A ricevere il premio 2020 Simon Messner e Martin Sieberer, per la prima salita dell’inviolato Black Tooth (6718 m, Karakorum); Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo per la prima salita dell’enorme parete ovest del Bhagirathi IV (6193 m, Garhwal). “Due prime ascensioni in quota e grande alpinismo di avventura per due team di alpinisti giovani, di formazione e appartenenza diverse ma accomunati da alte capacità e una progettualità esuberante” scrivono gli accademici. “Al di là del valore intrinseco delle realizzazioni si vuole premiare un tipo di approccio originale e leggero, con pochi mezzi, ma nel quale la determinazione e il coraggio di mettersi in gioco rappresentano i cardini sui quali si basa il successo”.

Prima salita del Black Tooth

Ci troviamo in Pakistan, sul ghiacciaio Baltoro. Il Black Tooth è una cima secondaria della Torre Muztagh e tocca i 6718 metri. Simon Messner e Martin Sieberer sono riusciti a raggiungere la vetta il 26 luglio 2019  con condizioni meteo difficili e una visibilità azzerata. Sono saliti e scesi in un’unica spinta, per cavarsi dalla montagna in tempo e non rimanere bloccati dal maltempo. Una salita, scrivono dal CAAI, “emblematica delle infinite possibilità che ancora si offrono per nuove salite di carattere esplorativo anche in zone da tempo frequentate. Itinerario di ampio respiro, con difficoltà non estreme ma affrontato in condizioni non ottimali e con approccio leggero. Rinunciando anche ai contatti esterni. I due ragazzi hanno infatti deciso di tenere un basso profilo comunicativo, parlando del progetto solo una volta che questo gli era riuscito.

Nuova via sulla parete ovest del Bhagirathi IV

Una piccola e leggera spedizione di soli Ragni (Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo, Luca Schiera) diretta all’inviolata parete ovest del Bhagirathi IV, nel Garhawal: Himalaya indiano. Ci troviamo in un’area remota, dove solo pochi alpinisti si spingono per tentare le gigantesche parete dei Bhagirathi. Il trio lecchese era al suo secondo tentativo quando è riuscito a violare la parete. Un successo avvenuto in puro stile alpino, in un’unica spinta fino alla vetta lungo 800 difficili ed estremi metri di via. Un riconoscimento che conferma ancora una volta quale sia il valore della nuova generazione di Ragni della Grignetta.

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2 Commenti

  1. Di sicuro belle cose e complimenti ai salitori.

    Però mi permetto di dire che in Italia ci vorrebbe ancora qualcuno che scalasse ai massimi livelli internazionali di questo periodo storico, non solo forti e bravi alpinisti molto impegnati.
    Sono decenni che siamo indietro quasi in tutti i campi espressivi, forse esclusa l’arrampicata sportiva a fix.
    .
    Non si dovrebbe solo premiare a posteriori!……. ma è una vecchia storia qua da noi, iniziata negli anni 80 con l’abolizione dei finanziamenti extraeuropei su progetto.
    Proverò ancora a dirlo, a me spiace. 🙂

  2. … finanziamenti extraeuropei su progetto…. con il recovery può sembrare strano.
    Il caai aveva una commissione che distribuiva parecchi soldi del cai in base ai progetti che riceveva.

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