BikeOutdoor

Giro d’Italia 2020, si parte! Ecco tutte le tappe di montagna

Torna il Giro d’Italia in una veste inaspettatamente autunnale a causa del rinvio dettato dall’emergenza sanitaria. La partenza è fissata per il 3 ottobre da Monreale e l’ arrivo a Milano il 25 ottobre. Totale del chilometri 3497,9 divisi in 21 tappe. 50 i Gran Premi della Montagna saranno, 5 gli arrivi in salita, tra cui la Cima Coppi, che quest’anno è fissata sui 2758 metri del Passo dello Stelvio.

Le Tappe

Si parte in Sicilia

Un’edizione quella 2020 ricca per gli amanti della montagna, che non dovranno attendere molto prima di poter assistere alla prima scalata. Già alla terza tappa, lunedì 5 ottobre, è previsto il primo arrivo in salita dopo aver percorso i tornanti lungo le colate di lava più o meno recenti sul versante Nord-Est dell’Etna. Pendenza media del 6.6% con gli ultimi 3 km con medie di circa il 9% (picco dell’11% a 1500m dall’arrivo). Si rimane in montagna durante la quinta tappa (7 ottobre) da Mileto a Camigliatello Silano in cui i ciclisti dovranno affrontare sul finale la salita del Valico di Montescuro (25 chilometri al 5,4% con punte all’interno di Spezzano della Sila fino al 18%). Tre i GPM.

Le tappe appenniniche

Sabato 10 ottobre, è il momento della tappa 8 sul Gargano dove gli atleti, superata Manfredonia, abbandoneranno una prima parte più pianeggiante per affrontare la scalata del Monte Sant’Angelo e quindi il tratto finale in un continuo saliscendi. Si è nel cuore degli Appennini con la tappa 9, 11 ottobre, che metterà alla sfida i ciclisti con il Passo Lanciano, il Passo San Leonardo, il Bosco di Sant’Antonio e lo strappo di Pescocostanzo. Arrivo in salita a Roccaraso con una scalata finale di 10 km circa alla media del 5.7%, gli ultimi 2 km al 7% con le pendenze massime all’interno dell’ultimo km attorno al 12%. Dislivello complessivo oltre 4000m.

La tappa 12, 15 ottobre, da Cesenatico a Cesenatico, ricalcherà il percorso della Gran Fondo Nove Colli. Fatti salvi i primi e gli ultimi 25 km, sono oltre 150 i chilometri di saliscendi (a volte con pendenze in doppia cifra) senza un solo tratto di pianura e neppure un tratto di riposo. Nove le salite da realizzare, cinque i GPM.

I tapponi alpini e la Cima Coppi

Si torna in alta montagna domenica 18 ottobre, con la tappa 15 da Rivolto a Piancavallo. Tre le scalate a Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest, Forcella di Palla Barzana e arrivo in salita al Piancavallo, 14,5 km al 7,8% di pendenza media di cui il primo tratto raggiunge punte al 14%. Si continua il 20 ottobre, nelle Prealpi Giulie con una tappa, siamo alla 16, in un continuo saliscendi che porta a raggiungere tre GPM: Madonnina del Domm, Monte Spig e Monteaperta. A Majano si entra nel circuito che si percorre quasi interamente prima del passaggio sull’arrivo: all’ingresso si affronta il muro del Castello di Susans (circa 1km con pendenze a crescere fino al 16%), a seguire il Monte di Ragogna (2.8 km al 10.4% medio, 16% max) che verrà scalato altre due volte nei due giri di circuito. Arrivo a San Daniele del Friuli.

Non avrà tempo di riposare le gambe, tre tappe di alta montagna che porteranno da Bassano del Grappa a Sestriere.

Si inizia mercoledì 21 ottobre, tappa 17, in Valdastico dove si salirà la Forcella Valbona (21,9 km al 6,6%), il Monte Bondone (20 km al 6.8% medio, 15% max) e poi il Passo Durone (10,4 km al 6% medio). L’arrivo è in salita con la volata di 12,5 km al 5,7% medio (punte del 9%) a Madonna di Campiglio. Giovedì 22 ottobre è il momento del tappone alpino con l’attesa Cima Coppi. Si parte subito in salita sul Passo Campo Carlo Magno direzione Val di Sole. I ciclisti affronteranno per la prima volta il Passo Castrin che porta in Val d’Ultimo. Dopo la discesa a Merano si torna a salire in Val Venosta per giungere alla Cima Coppi, il Passo dello Stelvio (2758 m): circa 25 km al 7.5% di cui metà oltre i 2000 m (con punte del 12%). In salita anche l’arrivo ai laghi di Cancano, che si raggiungono affrontando le “scale di Fraele” e i loro 21 tornanti perfettamente ritmati sul fianco della montagna (8.7 km al 6,8%). 5400 i metri di dislivello totali.

Ultimo ostacolo, dopo la crono di Asti, è la tappa 20 (24 ottobre) che porterà la Corsa Rosa da Alba a Sestriere dopo oltre 5000 metri di dislivello. Sono 4 GPM: il Colle dell’Agnello (2744 m), il Col d’Izoard (2360), il Col de Montgenèvre (1854) e l’arrivo a Sestriere (2035 m). Le gambe accumuleranno circa 55 km di salita tra il 6 e l’8% con punte massime in diverse occasioni attorno e oltre il 15%.

Il Giro d’Italia 2020 si concluderà il 25 ottobre con la crono sul tratto pianeggiante tra Cernusco sul Naviglio e Milano. L’arrivo in Piazza Duomo.

Tags

Articoli correlati

2 Commenti

  1. Secondo me sarà molto difficile che Stelvio e Colle dell’Agnello saranno percorribili!! Sta già nevicando in questi giorni!!

    1. infatti pure secondo me…si dovevano fare tappe inferiori ai 2000 metri in ogni caso (e ce ne sono di durissime, volendo,,,il telegrafo mortirolo zoncolan ecc ecc ecc) ..anche sotto i 1500 metri si possono individuare salitemolto toste ) facile che le tappe con stelvio e colle dellagnellosiano interrotte a metào modificatesul momento,,,non ho davvero capito una scelta del genere per un giro ad ottobre!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close