Cronaca

Resegone, nuova tragedia: muore 21enne

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LECCO — Nuova tragedia sul Resegone, dove si è registrato il terzo incidente in una settimana e, purtroppo, il secondo morto nel giro di 48 ore. Dopo l’incidente fatale di giovedì scorso, nel quale ha perso la vita un sacerdote, i ripidi canaloni del versante meridionale della montagna hanno infatti visto un’altra vittima: un giovane di soli ventun anni, precipitato mentre saliva con i ramponi il ripido canalone Comera.

Il giovane, originario del lecchese e precisamente del comune di Valmadrera, era partito sabato mattina per un’escursione sul Resegone. Dopo aver parcheggiato ai piani d’Erna, si è addentrato nella val Comera e poi ha puntato verso la vetta della montagna lungo l’omonimo canalone. Durante la salita, però, qualcosa è andato storto: il ragazzo ha perso l’equilibrio ed è precipitato all’indietro, facendo un volo di circa trecento metri.

La tragica caduta non gli ha lasciato scampo. Il giovane è probabilmente morto sul colpo, perchè il soccorso alpino, allertato da altri escursionisti che hanno assistito all’incidente e giunto sul posto con l’elicottero nel giro di pochi minuti, lo ha trovato già privo di vita.

L’incidente ha scosso parecchio la zona del Lecchese. Sul Resegone, infatti, la settimana scorsa si sono registrati tre incidenti molto gravi, tutti sulla parete meridionale, quella che guarda verso la città, e tutti ad escursionisti che percorrevano, con i ramponi, canaloni ripidi e impegnativi.

Il primo incidente è avvenuto domenica scorsa, quando due escursionisti, in discesa, sono scivolati e precipitati uno dopo l’altro lungo il canalone Bobbio facendo un volo di circa trecento metri. Entrambi sono sopravvissuti, ma uno dei due è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravissime e tenuto in coma farmacologico.

Il secondo incidnte è quello in cui giovedì pomeriggio ha perso la vita don Enrico Fumagalli, sacerdote di Casatenovo, che è precipitato accidentalmente lungo il canalone della Staffa mentre percorreva il sentiero numero uno della montagna. Già dopo questa disgrazia si erano diffusi appelli alla prudenza da parte del soccorso alpino, che ha ricordato in diverse sedi le difficili condizioni in cui si trovano le montagne in questo periodo.

"La neve è dura e ventata – aveva detto la guida alpina Fabio Lenti a Ballabio News qualche giorno fa -. Bisogna fare attenzione perchè diventa infida specie sui versanti esposti a Sud, dove nelle ore più calde si forma una sottile pellicola di ghiaccio che la rende scivolosissima". Purtroppo, però, questi avvertimenti non sono servito ad evitare il terzo incidente, che sabato ha coinvolto il ragazzo di Valmadrera.

Sara Sottocornola
 
 

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