Turismo

Bolzano Città creativa della musica 2024 per l’Unesco: un anno tra concerti e sentieri

È un anno speciale per il capoluogo dell’Alto Adige: eventi, feste e tanti itinerari da percorrere a piedi a ridosso della città

Circondato dalle montagne il capoluogo dell’Alto Adige, con il suo grazioso centro storico, è anche città di cultura che vanta tradizioni a volte sorprendenti. Una di esse è il profondo legame della musica con il territorio, consacrato quest’anno da un prestigioso riconoscimento internazionale. Bolzano è stata infatti nominata Città Creativa della musica 2024 Unesco. Sicuramente a questa scelta hanno contribuito gli eventi che rendono Bolzano una meta attrattiva per gli appassionati: dal Bolzano Festival Bozen, celebrazione estiva della musica classica, al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni e al noto Südtirol Jazzfestival, che quest’anno animerà le piazze dal 28 giugno al 7 luglio.

Soddisfatto il sindaco Renzo Caramaschi, che ha dichiarato: «Per Bolzano, città ponte tra nord e sud nel cuore dell’Europa, la musica fin dal tardo Ottocento è stata la lingua d’incontro tra le diverse culture che abitano questa terra di confine. Il Conservatorio Monteverdi ha contribuito a fare crescere la nomea della città come eccellenza musicale. La residenza delle orchestre giovanili, la European Union Youth Orchestra, la Gustav Mahler Jugendorchester, l’Accademia di alto perfezionamento musicale Gustav Mahler, l’Orchestra Haydn, il Concorso Pianistico Busoni – che dal 1949 è riconosciuto uno dei più prestigiosi concorsi internazionali – hanno certamente bene impressionato la commissione internazionale che ha scelto Bolzano tra le Città della Musica del mondo».

Oltre agli appuntamenti già conosciuti dal pubblico abituale, Bolzano approfitterà di questo titolo per dare vita a nuove collaborazioni internazionali e potenziare i luoghi dedicati al fare musica ospitando eventi estivi all’aperto o indoor che possano così riqualificare gli spazi pubblici. Ma anche per gettare le basi per costruire un hub creativo in cui possano confluire musicisti di talento al fianco di prestigiose istituzioni accademiche e di formazione, start up e altro per dar vita a un vero e proprio incubatore di idee.

La musica, quindi, come opportunità professionale per i giovani talenti ma anche come strumento di pace. «È quel linguaggio che può muovere verso una dimensione sociale matura, equa e sostenibile, nel comune sentire di un pensiero capace di unire i popoli nel segno della pace», hanno commentato il primo cittadino e l’assessora alla Cultura Chiara Rabini. Il blasone di Città Creativa della Musica nel corso del 2024 farà da motore per avviare nuovi progetti. Come l’orchestra sociale che coinvolgerà scuole istituti musicali cittadini, o i laboratori musicali Forever Young, indirizzati ai senior. O ancora, l’ambizioso Think Tank creativity, un bando che vuole coinvolgere realtà locali e altre Città Creative Unesco in un laboratorio di  idee internazionale, per lo scambio di buone pratiche e progetti operativi, in un’ottica che avvicina la cultura alla sostenibilità ambientale.

Tanti eventi e una città da scoprire

Il cartellone di eventi approntato per l’occasione calamiterà l’attenzione degli amanti della musica nel corso di quest’anno. Parteciparvi può rappresentare una buona opportunità per scoprire la città. La primavera è una stagione magica. Dal 28 marzo al primo aprile la centralissima piazza Walther ospita bancarelle con  golosità altoatesine e artigianato artistico. Poi, dal 4 aprile al primo maggio, la rassegna “Bolzano in Fiore/Kunstgarten Bozen” propone una serie di eventi in diversi luoghi della città, che includono installazioni artistiche, decorazioni di piante e fiori, spettacoli di danza, musica e teatro. Ogni sabato mattina, gli studenti del Conservatorio saranno in piazza per offrire un concerto. A coronare questo cartellone di primavera ci sarà sempre in piazza Walther la tradizionale Festa dei Fiori, quest’anno giunta alla sua 133esima edizione, con tanti floricoltori e vivaisti, ma anche con lo chef Mattia Tagetto che proporrà piatti della tradizione basati su erbe spontanee.

I sentieri del Renon e tra i vigneti di San Genesio

Un weekend lungo può abbinare felicemente cultura e montagna. Per salire in quota, si fa in fretta: basta prendere la funivia del Renon dal centro città. In 12 minuti si approda a Soprabolzano (Oberbozen), 1220 m, che offre numerose opportunità di hiking. Per esempio, raggiungendo Collalbo (Klobenstein) – a piedi o in autobus – il sentiero 1 porta al Corno del Renon (2260 m) passando da Tann. È un percorso tematico che porta a scoprire la vita dei pastori e delle loro mucche sull’Alpe del Renon. Un’alternativa molto più facile che parte da Collalbo è il sentiero panoramico 24 delle Piramidi di Terra, giganti d’argilla morenica scolpiti dalla pioggia e dalle intemperie. Sono una rarità geologica: qui sono presenti soltanto ad Auna e Longomoso.

Bolzano è anche terra di vini. A primavera, quando le piante si risvegliano – viti incluse – è interessante percorrere l’itinerario che porta a San Genesio, luogo dove è stata da poco attrezzata una nuova falesia.
Si parte dalla stazione dell’ex funivia San Genesio, all’imbocco della Val Sarentino. Vigneti e meleti costeggiano il cammino fino a San Giacomo, lungo il sentiero 2. Poi si prosegue lungo i sentieri 1A e 1B per il rudere di Castel Rafenstein, poi di nuovo sul 2 fino ai prati di San Genesio, percorrendo un dislivello di circa 800 metri. Qui gli appassionati di natura e alberi troveranno due perle: il larice più antico dell’altipiano del Salto, alto circa 24 m e situato in un bosco di larici, e un acero di montagna di 400 anni, tra San Genesio e Valas, vicino al ristorante Tormanegger, che si fa notare per la chioma maestosa di 18,5 m di diametro. Questa zona è il luogo d’origine dei cavalli avelignesi, o Haflinger, pelo rossiccio e chioma bionda, agili e robusti. Trovarli al pascolo lungo l’altipiano è un incontro sempre piacevole.

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