Chiusa la parentesi in Himalaya, è iniziata in questi giorni la stagione in Karakorum. Gli alpinisti hanno già cominciato ad arrivare in Pakistan iniziando a svelare i propri piani alpinistici. Numerosi saranno gli italiani impegnati principalmente sul Nanga Parbat, ma non mancheranno progetti su K2 e Broad Peak.
Tripletta valdostana
Un folto gruppo valdostano è in imminente partenza per un bel progetto che coinvolgerà tre 8000: Nanga Parbat, Broad Peak e K2. Sono tutti senza ossigeno supplementare. L’unico ad avere il permesso per tutti e tre è François Cazzanelli.
Il primo pianificato è il Nanga Parbat, che sarà tentato da François, Marco Camandona, Pietro Picco, Emrik Favre, Jerome Perruquet e Roger Bovard.
Il secondo è il K2, che Cazzanelli proverà con Emrik, Jerome e Pietro. Confessiamo che il nostro sogno nel cassetto sarebbe una scalata in velocità come François ci ha abituato, il tempo da battere senza ossigeno supplementare è quello di Benoit Chamoux, che nel 1996 salì in vetta partendo dal campo base in sole 23 ore.
Ultimo è Broad Peak. “Saremo invece solo io e Marco” ci ha detto a inizio maggio François.
Non ci si annoierà con loro!
Tanti italiani al Nanga Parbat
Non saranno i soli a provare a conquistare il Nanga Parbat. Al campo base della nona montagna della terra ci sarà anche Mario Vielmo, che qualche giorno fa è partito insieme a Tarcisio Bellò e Nicola Bonaiti. Per Mario si tratterebbe del tredicesimo 8000.
Nella spedizione dell’agenzia Laila Peak al Nanga Parbat figurano anche Valerio Annovazzi e Alberto Peruffo, non conosciamo i loro piani nello specifico.
Chiusa l’esperienza al Kangchenjunga, con qualche polemica, è atteso al Nanga Parbat anche Marco Confortola. A gestire la spedizione è Seven Summit Treks con supporto dell’agenzia pakistana Blue Sky Trek&Tour.
