AlpinismoAlta quota

François Cazzanelli, record e soccorso sull’Ama Dablam

Chiusura di spedizione perfetta per François Cazzanelli e compagni che festeggiano gli ultimi giorni nepalesi con la vetta dell’Ama Dablam e, per François ed Emrik Favre, con una salita fast and lite. 5 ore 32 minuti e 6 secondi il tempo impiegato da Cazzanelli per andare dal campo base alla cima del Cervino dell’Himalaya. “Su di noi ha avuto fin da subito un fascino particolare, che lega la nostra montagna di casa con le più alte vette della Terra”. Da qui l’idea di sperimentare questa salita che “combaciava perfettamente con i nostri piani, avendo a disposizione ancora qualche giorno in più qui in Nepal. In più sia per me che per Emrik si è trattato di un ottimo test per valuta la nostra condizioni in quota.

7 ore e 8 minuti invece è il tempo impiegato da Favre per compiere l’ascensione. “Praticamente sono arrivato insieme a Jerome Perruquet e Roger Bovard (che invece hanno affrontato la salita con uno stile più classico, nda), ed è stato veramente bello. Non sapevo cosa aspettarmi da questa salita in velocità” confessa l’alpinista. “Volevo sfidare me stesso, senza però guardare troppo al cronometro, il mio obiettivo era riuscire a stare nelle 24 ore non avendo mai fatto una salita di questa portata, con 200 metri di dislivello in giornata”.

I loro tempi hanno fatto il giro del mondo ben prima che potessero comunicarlo attraverso i loro canali social. Sono stati gli alpinisti sherpa presenti al campo base i primi a complimentarsi per la realizzazione che, nel caso di Cazzanelli, rappresenta anche il nuovo record di salita all’Ama Dablam. “Sono partito alle 6.30 dal campo base e alle 12 ero in cima”. Pochi minuti per scattare le classiche foto di rito e bere un sorso d’acqua, poi giù in discesa. “A campo 3 mi sono ritrovato con Emrik, Jerome e Roger e sono stato costretto a stoppare il cronometro” racconta Cazzanelli. “Qui abbiamo ricevuto una richiesta di soccorso da parte di Mingma David: una sua cliente si trovava in stato di edema. Così abbiamo lasciato perdere ogni cosa e ci siamo impegnati del soccorso”. Le operazioni sono durate circa 4 ore e hanno richiesto l’intervento dell’elicottero per un recupero in long line. “Dopo aver completato l’evacuazione abbiamo ripreso la discesa raggiungendo il campo base”.

“L’Ama Dablam è una montagna bellissima e molto tecnica, da consigliare a ogni amante della montagna” conclude Cazzanelli. “Sicuramente varia e molto esposta, anche se tutta attrezzata con corde fisse, quindi tecnicamente non difficile” aggiunge Favre. “Richiede preparazione fisica e destrezza con le manovre di corda, soprattutto in discesa. Sono felice di aver speso questi ultimi giorni su questa montagna”.

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