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Rifugio Luigi Brioschi

Il rifugio Luigi Brioschi (2403 m) è una storica e frequentata costruzione di due piani più sottotetto in muratura bianca posta pochi metri sotto la croce di vetta della Grigna Settentrionale o Grignone, in posizione decisamente panoramica: nelle giornate limpide la vista sull’arco alpino è impareggiabile, con lo sguardo che spazia dalle più vicine vette del Pizzo dei Tre Signori e delle altre cime delle Orobie, fino a quelle più lontane come il Mönch; ben visibili il Monte Rosa e il Monviso, ma non manca la vista sulle Alpi Retiche, dal Badile al Disgrazia, dal Bernina al Palù, fino ai monti che segnano il confine con il Trentino-Alto Adige.

Accesso e vie

L’accesso più comune e facile prende avvio poco a sud del Colle di Balisio, salendo con la sterrata fino alla cappelletta a 833 metri, da dove si segue il segnavia n° 31 fino al rifugio Antonietta al Pialeral, poi proseguendo sul n° 33 (4 h, E). Quest’ultimo sentiero, e con un tempo di poco superiore, può essere seguito anche direttamente da Pasturo. Dal Vò di Moncodeno, sopra il Cainallo, si può invece seguire il sentiero n° 24 alla Bocchetta di Prada, da dove continuare sul n° 25 per il rifugio Bogani e la via della Ganda (3 h, EE), o seguendo la Cresta di Piancaformia (3/4 h, EE), con tempi simili anche passando dalla Bocchetta del Nevaio con il sentiero n° 37 (quest’ultimo percorso può essere intrapreso anche partendo dal rifugio Riva con il sentiero n° 36). Altri accessi, più lunghi e impegnativi, salgono da Mandello lungo la Val Meria, passando dal rifugio Bietti-Buzzi (via del Guzzi o via del Caminetto) o dall’Elisa, salendo sulla cresta sommitale presso il Buco di Grigna e proseguendo con la Traversata Alta, con percorso molto vario e numerosi tratti attrezzati con catene.

Dal rifugio, essenzialmente un punto di arrivo per le salita sulla vetta del Grignone, è effettuabile la traversata alla cima della Grignetta, dove sorge il bivacco Ferrario, per la Traversata Alta, bella escursione in cresta attrezzata in molti punti, molto ambita e frequentata in ogni stagione, ma da non sottovalutare in inverno, quando le condizioni posso risultare insidiose. Ci si può anche portare al rifugio Elisa per la via dei Chignoli, con breve sentiero che non presenta particolari difficoltà, mentre è più impegnativa la traversata al rifugio Bietti-Buzzi per la ferrata Cai Mandello, itinerario di cresta lungo e attrezzato in vari punti, oppure per la via del Caminetto, classico itinerario di discesa verso la Conca di Releccio. Le altre possibili escursioni si riducono alle vie di salita, che combinate tra loro sono in grado di dare vita a grandiosi anelli tra Lario e Valsassina.

Storia e curiosità

Costruito tra il 1895 e il 1896, fu subito molto frequentato dagli escursionisti lecchesi e lombardi; ampliato nel 1903 e nel 1926, il rifugio è dedicato all’alpinista Luigi Brioschi, che donò 500 lire durante la seconda ristrutturazione per celebrare la sua prima ascensione alla Punta Nordend del Monte Rosa, compiuta nel 1876. Sebbene ottantenne, Brioschi partecipò alla cerimonia di inaugurazione salendo a dorso di mulo da Pasturo.

Durante la Seconda guerra mondiale il rifugio venne dapprima reso inutilizzabile dai tedeschi, che non lo rasero al suolo esclusivamente perché il loro comandante era un appassionato di montagna, e poi distrutto dagli italiani in una rappresaglia contro alcuni partigiani di Esino. Ricostruito nel 1948, è stato utilizzato come osservatorio meteorologico in funzione soprattutto per l’aeroporto di Milano Linate (oggi la stazione meteo non è più attiva). La sua forma attuale non è cambiata da allora, nonostante un intervento di ampliamento e ammodernamento del 1995.

Informazioni

Proprietà: Cai Milano
Contatti: Tel. 0341910498, 3288647386; www.rifugiobrioschi.com
Periodo di apertura: da fine maggio a fine settembre; nei fine settimana e nei festivi nel resto dell’anno
Numero posti: 34 (6 locale invernale)

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2 Commenti

  1. Sarebbe interessante conoscere opinioni di gestori di rifugio vari..per vedere se il gioco vale la candela…esclusivamente con bilancio di finanza aziendale.L’affidamento avviene con concorso a mensilita’ fissata, ma mai con una percentuale sui ricavi

  2. In “Storia e curiosità” ci starebbe bene il Claudio Ghezzi: più di 5000 in cima. Ormai è un pezzo di quella montagna.

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