AlpinismoAlta quota

Sergi Mingote. Al via in primavera la seconda parte del progetto “14 x 1000”

Nella prossima primavera Sergi Mingote darà il via alla seconda parte del suo progetto “14 x 1000”. Obiettivo: la salita dei 14 Ottomila del Pianeta nel tempo massimo di 1000 giorni, senza ossigeno supplementare.

Il progetto “14 x 1000”

Il progetto nasce come completamento dell’impresa “3 x 2 x 8000” iniziata nel 2008, che prevedeva la salita di 6 Ottomila in un anno, sempre senza ossigeno supplementare. Tra cui le tre vette più alte del mondo: Everest, K2 e Kangchenjunga. Il successo avrebbe potuto consentire a Mingote di battere il record attuale detenuto da  Silvio Mondinelli, uno dei salitori dei 14 Ottomila, che scalò i 3 maggiori Ottomila in 3 anni e 74 giorni.

La data ufficiale di inizio del progetto, che corrisponde anche al via della versione estesa “14 x 1000”, è da considerarsi il 16 luglio 2018. Giorno in cui Mingote ha messo a segno la salita numero 1 del programma, il Broad peak. A seguire, prima dell’arrivo dell’inverno, è riuscito a salire K2 (sempre nel mese di luglio) e Manaslu, due mesi più tardi.

Dopo la pausa invernale, Mingote è partito alla volta del Nepal, con l’intenzione di salire in successione Lhotse e Everest. Proposito compiuto a metà, a causa del trauma legato alla morte del bulgaro Ivan Yuriev Tomovdurante la discesa dal Lhotse, sommatosi alla stanchezza fisica accumulata nell’ascesa. Superata la fase critica primaverile, è tornato in Pakistan a luglio per aggiungere alla lista Nanga Parbat e Gasherbrum II. Quest’ultimo salito il 18 luglio in compagnia di Denis Urubko, Marco Confortola e Ali Durani.

In primavera Annapurna e Makalu

Al termine dell’estate, Sergi ha deciso di chiudere l’anno a quota 7 Ottomila, salendo anche il Dhaulagiri, nell’ottobre 2019. Come aveva annunciato al rientro in Spagna, per la primavera 2020 il programma è di salire Annapurna e Makalu. A seguire mancherebbero Gasherbrum I (estate 2020), Shishapangma e Cho Oyu (autunno 2020) e per finire Kangchenjunga e Everest (primavera 2021).

A metà febbraio Mingote partirà per il Cile, per una fase di acclimatazione sulle Ande. La partenza per il Nepal è invece prevista per il 27 marzo. Insieme a lui ci saranno lo spagnolo Carlos Garranzo, già compagno di cordata sul Lhotse, e l’italiano Mattia Conte, che lo ha accompagnato su Gasherbrum II e Dhaulagiri.

Per il 2020 obiettivo è in sintesi il portare a termine 5 salite in meno di 12 mesi. Una condizione non poco stressante, come ha dichiarato il catalano a Stefan Nestler per il blog “Adventure Mountain”.

“È un progetto ambizioso. Andare sempre di corsa crea dello stress aggiuntivo. Tutto deve essere ben pianificato e il recupero deve essere quanto più breve possibile. La logistica non è facile e il non utilizzo dell’ossigeno rende ancor tutto più complicato”.

Ambizioso è il termine giusto per sfidare con una quota pari a 1000 giorni l’attuale record di salita dei 14 Ottomila detenuto dal sud coreano Kim Chang-ho, pari a 7 anni, 10 mesi e 6 giorni.

Le difficoltà delle prossime tappe

Tra le cime ancora da salire da parte del catalano, troviamo due Ottomila che potrebbero presentare più difficoltà degli altri: Shishapangma e Everest. Il primo, come ricorderete dalla vicenda di Nirmal Purja, a causa del divieto di salita posto dal governo cinese. Problema che l’ex Ghurka è riuscito a risolvere ottenendo un permesso speciale. Il secondo per le immense code primaverili.

Come ha intenzione di affrontare tali difficoltà Mingote? Come riportato da Nestler, in merito al primo punto, il catalano non vuole al momento fasciarsi la testa. Anche in merito al traffico dell’Everest appare molto tranquillo. “Ho potuto verificare che le code si verificano in media due giorni l’anno e la soluzione è ovviamente di scegliere uno tra i 363 rimanenti. Un’altra possibilità è di considerare seriamente di ripetere la via che ho seguito nel 2001, nel mio primo tentativo di salita sull’Everest, dal versante tibetano (nel secondo tentativo del 2003 era invece salito dal nepalese, in entrambi i casi con ossigeno, ndr)”.

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2 Commenti

  1. Buongiorno!
    In merito all’articolo di Sergi Mingote, non trattasi di Matteo Conte ma bensi’ di Mattia Conte. : )
    Grazie
    Un caro saluto a tutti voi
    Mattia

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