6 Ottomila in un anno. Sergi Mingote punta ai Gasherbrum per completare l’impresa
Superata la fase critica attraversata sull’Everest, dove aveva deciso di rinunciare alla vetta a seguito della morte del bulgaro Ivan Yuriev Tomov, trauma che è andato a sommarsi alla stanchezza fisica accumulata nell’ascesa del Lhotse, Sergi Mingote è ripartito alla volta del Pakistan, dove tenterà la salita di Gasherbrum I (8080 m) e Gasherbrum II (8035 m).
Ricordiamo che obiettivo primario del suo progetto “3X8000 Solidarity Project” fosse la salita delle 3 montagne più alte del Pianeta in 365 giorni, con l’ascesa di quanti più Ottomila in un anno come corollario.
La deadline è fissata per il 23 luglio 2019, a un anno esatto dal raggiungimento della vetta del K2, che ha rappresentato il primo Ottomila del progetto. Esclusa di fatto la possibilità di salire entro tale termine Everest e Kangchenjunga, rispettivamente prima e terza vetta più alta del mondo, si passa allora all’obiettivo minore dei “6 Ottomila in un anno”, per completare il quale mancano soltanto due salite.
Dopo aver aggiunto lo scorso maggio il Lhotse alla lista degli Ottomila saliti tra luglio e settembre 2018 (K2, Broad Peak e Manaslu), Mingote è volato negli scorsi giorni a Islamabad, per salire il G1 e il G2 e portare a casa questo record “secondario”.
Resta così imbattuto il primato di Silvio Mondinelli, uno dei salitori dei 14 Ottomila, che scalò K2, Everest e Kangchenjunga in 3 anni e 74 giorni.