Alta quota

Dhaulagiri. È vetta per Sergi Mingote

È vetta sul Dhaulagiri per Sergi Mingote, giunto sulle pendici della settima montagna del Pianeta in compagnia di Mattia Conte, Jesus Cordelles, Agustin Abanades e probabilmente  (si attendono conferme) per la coppia composta da Moeses Fiamoncini e Juan Pablo Mohr. Il GPS dell’alpinista catalano ha segnalato il raggiungimento di quota 8.167 m alle ore 10:11 (ora italiana).

Un difficile avvicinamento a campo 3

Dopo 11 ore di lento avanzamento da C2, a causa della tanta neve presente sul percorso, le squadre sono arrivate nel pomeriggio di mercoledì 2 ottobre a C3, posizionato a circa 7.250 m.

“Siamo arrivati a C3 con i calzini congelati”, si legge in un post di Juan Pablo Mohr. Per il cileno il Dhaulagiri rappresenterebbe il terzo Ottomila dell’anno salito senza ossigeno supplementare, dopo Everest e Lhotse. Sul Tetto del Mondo insieme a lui anche Moeses Fiamoncini (che ha però utilizzato l’ossigeno da quota 8.300 m) che quest’anno, nell’ambito del suo progetto che prevede la salita dei 14 Ottomila in 2 anni, ha messo a segno senza ossigeno supplementare K2 e Nanga Parbat.

“Dopo 4 ore di riposo, alle 10 di stasera ora locale inizieremo il nostro viaggio verso la vetta della montagna”. Questo il proposito condiviso con i follower da Mingote verso le 19 ora italiana di mercoledì. “C’è parecchia neve accumulata quindi potrebbero essere necessarie 16 ore di salita”.

L’attacco alla vetta

Alle 8.30 di questa mattina Mingote ha annunciato sui social l’arrivo a quota 8.014 metri. “Siamo a soli 153 metri dalla vetta”. Un’ascesa resa complessa dalla presenza di cornici instabili. Dieci minuti più tardi il gruppo ha raggiunto quota 8.100 m. Meno di 2 ore dopo toccavano la cima della Dama Bianca. “Dopo 13 ore – si legge nel post di Mingote che annuncia la vetta – ora la cosa più importante è la discesa”. 

Con il Dhaulagiri la lista degli Ottomila da salire per Sergi Mingote, nell’ambito del progetto “14*1000” (14 Ottomila in 1000 giorni, con data di inizio 16 luglio 2018, giorno del suo arrivo in vetta sul Broad Peak), scende a 7.

Dopo aver salito Broad Peak, K2, Manaslu, Lhotse, Nanga Parbat, Gasherbrum II e ora Dhaulagiri, l’intenzione è di salire Annapurna e Kangchenjunga nella primavera 2020, Gasherbrum I nell’estate 2020, Shishapangma e Cho Oyu nell’autunno 2020, Makalu e Everest in conclusione nella primavera 2021.

Carlos Soria in attesa a CB

Intanto Carlos Soria e il suo team, tornati al campo base lo scorso lunedì, una volta raggiunto C2 in 10 ore di cammino da CB, rimane in attesa di condizioni migliori per tentare la salita nei prossimi giorni.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close