Becca di Nona, Aosta. Probabile prima discesa con gli sci della Parete Nord
Chiunque abbia visitato almeno una volta nella vita la città di Aosta, sa che alzando gli occhi al cielo si notano due vette principali: il monte Emilius (3.559 m) e la Becca di Nona, che nonostante la sua altezza inferiore (3.142 m) è considerata parimenti un simbolo della città.
Ogni estate in migliaia si cimentano nei 13 chilometri e 2.500 metri di dislivello positivo della Aosta-Becca di Nona, gara che ha termine su questa vetta che offre un panorama a 360 gradi sulle montagne valdostane.
Quest’inverno il “pic de douze heures”, come era conosciuta in passato, ha però stimolato la voglia di una sfida a maggior tasso adrenalinico in un gruppo di sciatori composto da Alessandro Letey, Yari Pellissier ed Edoardo Camardella, protagonisti lo scorso 29 aprile di una mirabile discesa con gli sci della Parete Nord, sulle orme della prima discesa assoluta realizzata nel 2013 con lo snowboard da Davide Capozzi e Julien “Pica” Herry.
Come ha raccontato Letey in un’intervista rilasciata a Aostasera.it, l’idea è nata proprio parlando con l’amico Capozzi. Il trio ha aspettato il momento giusto, con il binocolo puntato sulla montagna per valutare lo stato della neve e assicurarsi che ce ne fosse abbastanza da garantire il collegamento tra tutti i pendii da affrontare con gli sci.
Una discesa durata meno di un’ora iniziata con una salita durata 6 ore, non facile, alla ricerca del passaggio più adatto per raggiungere la cima, anche con l’ausilio della corda. Una volta in vetta, notando che non ci fosse poi molta neve, soltanto Alessandro e Yari hanno in realtà intrapreso la discesa.
L’impresa, probabilmente una prima sugli sci, è stata seguita con fotocamera e drone da Pierre Lucianaz e verrà raccontata in un video.