Riegler al top tra Canada e Dolomiti
VANCOUVER, Canada — E’ stata un’estate di nuove grandi avventure quella appena finita per i "Rieglers brothers". Florian ha compiuto la ripetizione della difficile via la "Cattedrale", sulla Marmolada, salita in libera 5 anni fa da Pietro dal Prà. Poi insieme al fratello Martin è volato in Canada, dove ha aperto una nuova via nelle Canadian Rockies, battezzata "The flying pinguin".
La via della "Cattedrale", sulla parete Sud della Punta Rocca in Marmolada, è stata salita per la prima volta in libera 5 anni fa da Pietro dal Prà. Un percorso di difficoltà 8a+ per un totale di 21 tiri di corda. Florian Riegler l’ha affrontata insieme a un’amica, Rebecca Finch, in 12 ore.
“Ho sentito parlare per la prima volta della Cattedrale nel 2006 – racconta Florian, il più giovane dei fratelli Riegler -, quando in una rivista specializzata spagnola ho letto un articolo sulla prima ascensione di Pietro dal Prà. La storia e le immagini di questa via esercitarono su di me un fascino immediato, per poi rimanere in qualche angolo della mia mente fino a quest’anno”.
Una salita difficile ma che alla fine conferma la sua straordinaria bellezza. "Per me la ‘Cattedrale’ – dice infatti Florian – è davvero la via delle Dolomiti più bella che abbia mai scalato".
Poi ad agosto insieme al fratello maggiore Martin, il climber parte per il Canada. "Il nostro obiettivo principale sono i Bugaboo – racconta Riegler -, nelle Rocky Mountains canadesi, a circa 900 chilometri da Vancouver. La strada per arrivare è estremamente varia. Gli ultimi 50 chilometri di sterrato sono una vera avventura e già lasciano presagire la bellezza e la tranquillità di questo posto".
"Il grande classico ‘Sunshine Crack’ è la nostra prima via di arrampicata in loco – continua Florian -. Alcuni giorni più tardi percorriamo la ‘Snowpatch Col’ e ci immergiamo in un Canada sempre più selvaggio. Sulle Pigeon Mountains scopriamo una parte di parete ancora inesplorata: un sistema di fessure che, come un fulmine, divide la torre in due metà".
Ed è qui che i due alpinisti si mettono alla prova con una prima salita. Aprono infatti una nuova via, che chiamano "The flying pinguin".
"Dopo 5 giorni riusciamo ad arrampicare tutti i tiri di corda tranne il secondo – racconta infatti Florian Riegler -. La fessura, lunga 40 metri e strettissima, lascia spazio appena alle punte delle dita. E’ parzialmente bagnata e si difende tenacemente dal nostro tentativo di scalarla in rotpunkt".
"Proviamo tutte le sequenze di movimenti possibili – conclude l’alpinista -, riusciamo a effettuare i singoli passaggi, ma la scalata del più bello di tutti i tiri di corda rimane impossibile da compiere. Poco dopo, la pioggia si abbatte sulla parete, così voliamo verso valle lasciandoci il temporale alle spalle. Quando, verso le 23.00 raggiungiamo la macchina, siamo zuppi ma felici di poterci togliere dalle spalle i 30 chili di attrezzatura. Il 12 agosto riprendiamo l’aereo verso casa. It was great!".
Foto courtesy of rieglerbrothers e Michael Messner