Calibre (2018): sopravvivere all’istinto nelle Highlands scozzesi
Un thriller che mette a nudo la fragilità dell’uomo in condizioni di estrema emotività. Magnifiche ambientazioni nella parte della Scozia meno popolata
Sul tracciato del racconto dell’angoscia sociale dei paesi rurali che racconterà in modo magistrale, qualche anno dopo, il film spagnolo As Bestas (2022), l’inglese Calibre (2018) diretto dal regista Matt Palmer è un thriller psicologico che racconta stati d’animo animaleschi. La vita di campagna minacciata dal capitalismo tech, l’onore del tradizionalismo regionale, il senso di comunità: tutti temi che il cinema europeo degli ultimi anni sviluppa con un’attenzione particolare.
Grazie a un ottimo montaggio, soprattutto, Calibre ricava dalla sua miniatura di personaggi-stereotipo una lezione morale sorprendentemente convincente, poco scontata. Proprio per i suoi continui colpi di scena, il film tiene alta l’attenzione verso una storia paradossale, facendo dell’incredibilità narrativa (di cui sono maestri i fratelli Coen) la cartina tornasole delle paure della nostra società.
Calibre segue due amici d’infanzia, Vaughn (Jack Lowden) e Marcus (Martin McCann), che vanno in battuta di caccia in un remoto villaggio scozzese. Quello che inizia come un fine settimana ricreativo si trasforma rapidamente in un incubo quando una sparatoria accidentale porta a tragiche conseguenze. Come ne usciranno?
Operando all’interno dell’enorme categoria dell’horror agreste dal substrato politico, Calibre non si distingue certo per la brillantezza dei dialoghi o le performance attoriali, ma ha quella qualità rara di essere un film compiuto il discorso. Moralità e colpa i due poli alla base, in una costruzione basata sul movimento dei respiri e della dittatura dell’istinto, a ricordarci che, in primis, siamo animali che vogliono sopravvivere e tutelarsi.
Lo spopolamento delle Highlands scozzesi come sfondo narrativo
L’ambientazione nelle Highlands non è solo uno sfondo visivo, ma un elemento essenziale per comprendere il contesto emotivo e sociale della storia. Questi paesaggi maestosi ma isolati riflettono il disagio storico e contemporaneo della regione, dove il fenomeno dello spopolamento ha lasciato un segno profondo. La migrazione verso le città maggiori, incentivata da migliori opportunità economiche, ha svuotato molte aree rurali, lasciandole con una popolazione in invecchiamento e comunità frammentate.
Calibre suggerisce, senza esplicitare, questa frustrazione diffusa: la lotta di una popolazione che cerca di risollevarsi attraverso il turismo e altre iniziative economiche, ma che deve fare i conti con un territorio in costante trasformazione. L’esempio del progetto Alladale Wilderness, che ha convertito terreni abbandonati in riserve naturali per promuovere biodiversità e turismo sostenibile, rappresenta uno di questi tentativi di adattamento.
Le location di Calibre
- Beecraigs Country Park, West Lothian: utilizzato per molte delle scene nei boschi, rappresenta la natura selvaggia in cui si svolge la storia.
- Balerno, un villaggio vicino a Edimburgo: trasforma in realtà l’immaginario villaggio del film, simbolo di comunità chiusa e diffidente.
Calibre (2018) è disponibile per lo streaming su Netflix