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Coppa del Mondo Boulder, la prima tappa tra medaglie e polemiche

Le gare di Coppa del Mondo di arrampicata sportiva 2022 hanno preso il via nei giorni scorsi, dall’8 al 10 aprile, a Meiringen, in Svizzera, con una prima tappa dedicata alla disciplina boulder. A sfidarsi in parete 199 atleti, in rappresentanza di 36 Paesi. Per la seconda volta nella storia della IFSC (International Federation of Sport Climbing), hanno partecipato alla gara atleti provenienti da tutti e 5 i continenti. A rompere il ghiaccio, con la prima vittoria di stagione, la slovena Janja Garnbret e il giapponese Tomoa Narasaki.

Janja Garnbret a tutto gas

Una performance che ha lasciato il pubblico a bocca aperta quella regalata da Janja Garnbret, dalle qualifiche alle finali. Unica a risolvere tutti e 5 i problemi della fase di qualifica e i 4 delle semifinali e finali. Nella sfida conclusiva è riuscita a conquistare tutti e 4 i top in 5 tentativi, e forse sarebbe stata in grado di risolverli a flash in soli 4 tentativi se non fosse stato per una falsa partenza sul primo blocco, di cui tra l’altro è stata l’unica a toccare il top. Con un punteggio 4t4z 5 5 si è assicurata la vittoria, portando a casa la 32esima medaglia d’oro in Coppa del Mondo della sua carriera.

In seconda posizione un’altra campionessa, che nella scorsa stagione di Coppa del Mondo ha collezionato 8 podi: la statunitense Natalia Grossman. Per lei 3 top e 4 zone. A completare il podio la svizzera Andrea Kümin, con 1 top e 2 zone, per lei prima medaglia della carriera in World Cup. In quarta, quinta e sesta posizione la francese Oriane Bertone, la giapponese Ito Futaba e la serba Stasa Gejo. Prima italiana in classifica Camilla Moroni con una 13esima posizione.

“L’odierna vittoria è stata un privilegio – dichiara Janja Garnbret – . Per me significa molto perché non è così ovvio che uno possa vincere in ogni gara, ciascuna gara è una storia a sé. Solo perché vinci tutto un anno, questo non determina che sia lo stesso l’anno successivo, quindi ogni successo per me vale molto. Per questo sono così emozionata”.

“Ho deciso di saltare il resto della stagione boulder quest’anno – aggiunge – . Le Olimpiadi dello scorso anno sono state decisamente dure in termini di preparazione fisica e mentale, dunque sento la necessità di un po’ di tempo lontana dalle competizioni e quest’anno è l’anno perfetto per farlo. Ho già in testa i Giochi Olimpici di Parigi.” 

Tomoa Narasaki vince la sfida maschile

A portare a casa la prima medaglia d’oro di stagione nella categoria maschile il giapponese Tomoa Narasaki. Anche lui un vero flash in finale, con un primo problema boulder risolto in meno di 60 secondi. Purtroppo, non riuscendo ad assicurarsi il top nei successivi due blocchi, il campione si è portato in sesta posizione prima di attaccare il quarto blocco. Conquistato il top, con un punteggio finale di 2 top e 3 zone, è balzato in cima alla classifica. Per lui quinta medaglia d’oro in Coppa del Mondo della carriera.

“Ho la sensazione che l’energia del pubblico mi abbia fornito il potere giusto e sono riuscito infine a raggiungere il top. Davvero un momento fantastico per me”, le parole di Narasaki.

“Obiettivo per questa stagione è abbastanza ovvio per me, cercare di diventare per la terza volta campione del mondo nel boulder. Oggi mi sono reso conto che lo stile dei tracciatori sembra più dinamico, quindi forse avrò bisogno di fare qualche aggiustamento per le prossime gare”, aggiunge.

Argento a un altro campione giapponese, Ogata Yoshiyuki, che ha conquistato la seconda posizione con un punteggio finale di 2 top e 3 zone (ma più tentativi del compagno di squadra). Per lui sesta medaglia della carriera in Coppa del Mondo. Bronzo per il francese Mejdi Schalck che, anche in questo caso con 2 top e 3 zone, porta a casa la seconda medaglia della carriera in Coppa del Mondo. Da evidenziare che il talentuoso climber abbia solo 17 anni. Un astro nascente da tenere d’occhio. I suoi tentativi sul finale sono stati più numerosi di quelli dei giapponesi ma è stato l’unico a conquistare il top del blocco 2. In quarta, quinta e sesta posizione il francese Paul Jenft, lo statunitense Colin Duffy e il giapponese Fujii Kokoro.

Medaglie Coppa del Mondo Boulder 2021

A Meiringen sono anche state assegnate le medaglie a conclusione della stagione di Coppa del Mondo Boulder 2021. Sul podio femminile, rispettivamente in prima, seconda e terza posizione, Natalia Grossman (345 punti), Janja Garnbret (280) e Oriane Bertone (235). Sul maschile Ogata Yoshiyuki (255 punti), Fujii Kokoro (pari merito, 255) e Adam Ondra (200).

Prossimo appuntamento con la Coppa del Mondo IFSC 2022 sarà a Seoul, in Corea del Sud. Tappa dedicata a Boulder e Speed, in programma dal 6 all’8 maggio.

Alex Megos contro le immagini in anteprima dei blocchi di gara

Ha suscitato qualche polemica, portata in auge sui social da Alex Megos, una novità: la possibilità per gli atleti di vedere in anteprima in isolamento le immagini dei blocchi di gara, nelle fasi di qualifiche e semifinali. Una scelta che rende impari secondo molti la sfida. Chi deve andare per primo in parete si trova ovviamente svantaggiato, avendo avuto minor tempo a disposizione per studiare i movimenti.

“Rendere le cose più appetibili per la TV – scrive Megos, facendosi portavoce della collettività – non deve essere la sola ragione che porti a prendere decisioni all’interno della IFSC. Mostrare le foto dei boulder in isolamento non fa parte della competizione di boulder né dovrebbe esserlo. La decisione di mostrare tali immagini agli atleti prima di arrampicare mina in maniera diretta l’integrità del nostro sport“.

La IFSC ha accolto immediatamente le rimostranze degli atleti, fermando la condivisione di tali immagini prima delle semifinali maschili. “Vediamo come andrà la prossima volta”, conclude Megos.

Altro elemento che il climber tedesco ha tenuto a evidenziare è che generi disappunto la scelta di interrompere il live streaming gratuito delle gare a livello europeo. “Spero che anche in merito a tale problema la IFSC voglia lavorare insieme agli atleti per trovare una soluzione. Siamo noi i protagonisti delle competizioni e vogliamo essere visti da più persone possibili.”

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