Una nuova app per i massi classici della Val di Mello

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Ad oggi gli iscritti sono quasi 1300. Il ventennale di Melloblocco, il raduno boulder più importante e più conosciuto al mondo, si avvicina a grandi passi e cominciano a trapelare le prime novità. Non solo la “rinuncia alla domenica” (l’evento si svolgerà infatti da mercoledì 8 a sabato 11 maggio) per dare modo a coloro che arrivano da più lontano di rientrare con calma oppure di godersi la vallata anche nella giornata di domenica, ma anche il ritorno in grande spolvero dei tre circuiti boulder per scoprire i blocchi più belli della valle.

Una bella iniziativa ideata da Michele Comi, Nicola Noè  e gli altri storici organizzatori di Melloblocco già nel 2015, che aveva riscosso grande successo, e che quest’anno torna con una innovazione di carattere tecnologico. Se nel 2015 infatti i blocchi erano da autocertificare e da segnare (a penna) su un foglietto che sarebbe stato consegnato in segreteria al termine della manifestazione, da quest’anno ogni salita potrà essere registrata sull’App nivaclimb.com. A fine manifestazione verrà fatta una premiazione a sorteggio tra chi ha partecipato/chiuso i blocchi dei percorsi storici. E, al di là dell’evento, rimarrà una preziosa guida che accompagnerà gli arrampicatori verso i massi classici della valle.

Ogni circuito, composto da 10 blocchi, sarà contrassegnato da un colore e da un livello di difficoltà (5-6A, 6B-6C, 7A-7B): giallo per circuito Sassisti, arancione per circuito Melat e rosso per circuito Gigiat. Scegliendo un circuito e girando tra i vari blocchi, situati in val di Mello ma anche in Valmasino, gli scalatori avranno l’occasione di esplorare la natura e misurarsi su alcuni dei “problemi” che hanno fatto la storia dell’arrampicata boulder. Un percorso ad hoc, studiato dallo stesso Comi, che ha due finalità: una sportiva, se così vogliamo, e una più spiccatamente contemplativa. Passaggi storici, linee dalla grande estetica, luoghi particolari a magari anche un po’ nascosti, ma soprattutto tanti blocchi da salire in compagnia e con formula autocertificata.

I Sassisti (5-6A) – Circuito giallo

Il primo circuito è il più facile ed è rivolto anche ai neofiti della disciplina. Prende il nome dai primi salitori dei sassi della Valle, attivi sin dagli anni ’70 e ripropone le loro prime realizzazioni

1. Il tendine dello Yeti
2. Il masso del tetto
3. Il panino
4. La preda peintada
5. Masso del Francese
6. Masso dell’Ivan
7. I tre strapiombi dei veronesi
8. Muro di Jessica
9. Masso della luna
10. Geodes

Melat (6B-6C) – Circuito arancio

Melat è il nome dato gli antichi abitanti della Val di Mello. Di loro rimangono le scalinate in pietra costruite in luoghi angusti (e ancora oggi per molti scalatori con attrezzatura da veri temerari!) per raggiungere i pascoli più remoti ed inaccessibili. Melat è dunque anche il nome dato al circuito di media difficoltà, che richiede forza e resistenza.

1. Il diedrino del Rudi
2. L’arco del tetto
3. Titanic
4. Preda peintada
5. Il francese
6. Dr. Zero (stand)
7. Masso della grotta
8. Il lupo
9. Il traverso della polenta
10. Moby Dick

Il Gigiàt  (7A-7B) – Circuito rosso

Si tratta del circuito più impegnativo, dedicato al grande e leggendario animale che popola i boschi della valle, insieme agli gnomi e ai folletti, un incrocio tra un caprone ed uno stambecco dal pelo lunghissimo: il Gigiat appunto. Chiudere questo circuito non è per niente easy, qua ci sono infatti passaggi emblematici dell’arrampicata su granito come Tarzan, Vermut Stisciut e lo Spigolo della Carrozza di Rame.

1. Tarzan
2. Lo strapiombo (di sinistra)
3. Andrea si è perso (diretto)
4. Vermuth Strisciut
5. Devil and Dust
6. Fat Boy Slim
7. Zero in condotta
8. Il francese (la placca)
9. Spigolo della carrozza di rame
10. Videogames