Ambiente

Un villaggio sulle montagne in lotta contro i cambiamenti climatici

Case di legno, fiori alle finestre, pascoli verdeggianti, paesaggi da cartolina. Sembra il classico villaggio bucolico delle Alpi svizzere, eppure si trova in pericolo. Se il villaggio di Guttannen nellOberland bernese aveva ormai imparato a “domare” le valanghe – avendo identificato le aree sicure per costruire -, i cambiamenti climatici stanno sciogliendo i ghiacciai, scongelando il permafrost e destabilizzando i pendii delle montagne. Il paese ha assistito o è rimasto coinvolto in numerose e gravi colate detritiche e inondazioni negli ultimi anni. Anche se si tratta di un insediamento antico, le cui prime tracce risalgono al 1377, nel corso degli anni i nuovi rischi provocati dal riscaldamento globale e lemigrazione, cosa comprensibile per un luogo isolato con opportunità di lavoro limitate, Guttannen ha davanti a sé un futuro incerto. Ma gli abitanti non vogliono arrendersi così facilmente…

Questo nuovo pericolo rappresenta una minaccia anche per la strada cantonale a nord del paese che, per gran parte dellanno, è lunica che collega Guttannen al mondo esterno: il passo del Grimsel, che mette in comunicazione il paese verso sud, è solitamente chiuso tra ottobre e maggio a causa delle abbondanti nevicate. Per un villaggio già isolato di meno di 300 abitanti in cui una persona su tre ha più di 65 anni, una simile chiusura stradale potrebbe avere gravi conseguenze. In caso di maltempo, nemmeno un elicottero potrebbe raggiungere Guttannen. Nellagosto 2005, dopo giorni di forti piogge, una colata detritica di oltre 500.000 metri cubi si è riversata lungo il canale del torrente Rotlouwi e nella valle sottostante, coprendo la strada cantonale e approdando nel letto dellAare appena a valle del paese. Questo ha provocato la formazione di un nuovo canale, che dirige lacqua verso il villaggio. Non ci sono stati feriti, ma ci sono stati danni per diversi milioni di franchi. Un po più a valle si sono verificate circa 20 colate detritiche dal luglio 2009, con un volume cumulativo di 700.000 metri cubi di materiale depositato nel fiume Aare, con massi di oltre 700 tonnellate staccatisi dal fianco della montagna.

Se gli abitanti sono stati in grado di resistere alle intemperie e si sono adattati alle situazioni spesso impegnative che può comportare la vita a 1.057 metri, stanno però sorgendo ora nuovi pericoli in aree precedentemente considerate sicure. La comunità locale si è unita di fronte alle nuove difficoltà: quando nel 2016 è stata lanciata la “Klimaadaptionsstrategie Grimselgebiet” (strategia di adattamento al clima nella regione del Grimsel) – parte di un progetto pilota del governo federale svizzero sulla lotta e la gestione del cambiamento climatico – il villaggio ha fondato lassociazione Guttannen Bewegt per sviluppare ulteriormente e attuare le misure lì formulate. Al centro di queste misure di adattamento ci sono il monitoraggio costante e le valutazioni periodiche dei rischi. Sulla base dei dati e delle informazioni raccolte si stabiliscono le misure di sicurezza da adottare, come il rafforzamento delle strutture di protezione o laggiornamento della suddivisione in zone dei rischi naturali dellarea per tenere conto della loro mutevolezza nel tempo. Vi è anche un sistema di allerta precoce per avvisare i residenti di qualsiasi pericolo, che si estende al passaggio automatico al rosso dei semafori nelle vicinanze per impedire agli automobilisti di entrare nellarea di pericolo.

Organizzando simposi ed escursioni per gruppi di ricerca universitari e altre parti interessate che apprendono e sviluppano soluzioni ai problemi relativi ai cambiamenti climatici nelle regioni di montagna, Guttannen si è anche posizionato come un utile partner di conoscenza, e non solo per scienziati e professionisti. Il villaggio ospita uno stupa di ghiaccio e questo piccolo ghiacciaio artificiale funge sia da attrazione per i visitatori invernali sia da centro di un progetto di ricerca condotto dallUniversità di Friburgo per studiare i processi di congelamento e scioglimento. I risultati di questo progetto vengono applicati in Ladakh, una regione arida dellHimalaya indiano, per aiutare ad affrontare la futura carenza dacqua e sostenere ladattamento ai cambiamenti climatici locali. Più di recente, Guttannen ha lanciato un percorso a tema audio, Das Wetter und Wir, invitando i visitatori del villaggio ad ascoltare i residenti locali per riflettere su come affrontano le condizioni meteorologiche estreme e i cambiamenti climatici e su come il tempo modella la loro vita quotidiana. Il villaggio spera che, condividendo la propria esperienza collettiva, possano fungere da esempio positivo di sviluppo resiliente al clima, mentre adattano la loro vita nelle montagne mutevoli.

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Un commento

  1. Non è un villaggio inventato da qualcuno negli ultimi anni e là ce ne sono parecchi lungo la strada: da loro esiste l’economia di montagna, quella più complessa, non il solo turismo.
    Il paese esiste da circa 900 anni !
    Certo che può scomparire, ma penso rischi molto meno di certi insediamenti moderni che vengono travolti da valanghe, frane e straripamenti di fiumi o torrenti quasi di continuo appena peggiora di un poco il clima.

    E poi da quelle parti ci sono tante belle vie di roccia, anche lunghe o difficili, da ripetere su belle cime di granito rosa, grigio, giallo, nero e senza camminare troppo, il problema grosso sono le lunghe code in auto 🙂

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