Lago Bianco al Passo Gavia: un gioiello sotto attacco
Anche la trasmissione di Rai 3 “Indovina chi viene a cena” ha parlato dell’incredibile caso del lago all’interno del Parco dello Stelvio sacrificato a beneficio dell’innevamento artificiale. Il nostro articolo dello scorso autunno
Una camminata per salvare un lago. La vittima in questione è il Lago Bianco al Passo di Gavia, un bacino naturale a 2.600 metri di quota nel Parco nazionale dello Stelvio. Piccola meraviglia delle Alpi, è sotto i riflettori a causa dell’avvio dei lavori per la creazione di un impianto di pompaggio delle acque che andranno ad alimentare l’innevamento artificiale delle piste di Santa Caterina Valfurva. Distruggendola.
La storia
Già negli anni ‘90 si era deciso di utilizzare questo bacino per l’innevamento artificiale. I lavori erano partiti e diversi chilometri di tubazioni erano state posate e interrate fino al rifugio Berni. Tutto si bloccò e rimase sospeso per molti anni fino al 2020. Con la delibera numero n. 28 del 28 luglio 2020, il Comune di Bormio ha dato autorizzazione a procedere all’ultimazione dell’opera di interramento tubi e di conseguenza alla captazione delle acque del Lago Bianco. La posa dei tubi è iniziata. Generando non poche critiche.
L’area protetta
Il Lago Bianco, non solo si trova all’interno di un Parco, ma addirittura fa parte della Riserva Naturale Statale Tresero-Dosso del Vallon. Riserva istituita per “compensare” i danni subiti dall’area a seguito dei Mondiali di sci alpino del 2005. La zona, riveste poi un enorme valore ambientale poiché a poche centinaia di metri dal bacino si trova l’unico lembo di tundra artica in Italia.
Scrittori e campioni uniti per il no
Tante le persone che si stanno mobilitando per salvare quest’area protetta riunendosi in associazioni e comitati, tra cui il “Salviamo il Lago Bianco”, capofila della marcia di domenica.
“Un progetto totalmente insensato e impattante, messo in atto in una delle zone di maggiore tutela del Parco Nazionale dello Stelvio con quest’ultima evidenza che rende la questione ancora più grave e inquietante”, si legge nel comunicato diffuso dal comitato.
A schierarsi anche lo scrittore Luca Rota che esorta al buon senso: “Un luogo così prezioso può diventare modello di buon senso civico e politico nei confronti della gestione dei territori di montagna.”
Esterrefatto è Marco De Gasperi, già campione del mondo di corsa in montagna e oggi affermato manager di un’azienda di calzature sportive: “Tutti noi abbiamo a cuore lo sviluppo turistico delle nostre valli, ma questa violenza sul territorio, che è il nostro più grande patrimonio, va fermata. È inammissibile che il Parco permetta un’aggressione del genere in un’area che dovrebbe proteggere. Da sportivo e da valtellinese ho frequentato tanto la Valle del Gavia” continua De Gasperi, “e da amante della montagna ho deciso di espormi pubblicamente: l’equilibrio naturale del lago non sarò più lo stesso e temo che la maggior parte dei valligiani non si renda conto della gravità di questo intervento”.
Una camminata per dire no allo scempio
La camminata solidale al Belvedere dei Tre Signori si svolgerà domenica 10 settembre con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul destino del Lago Bianco. L’appuntamento è alle ore 10 davanti al crocifisso posto lungo la strada statale del Gavia.
Mah, secondo me la soluzione è molto semplice: che vanga tolto lo status di parco nazionale. Ecco che farebbero tutti marcia indietro immediatamente. Forse la domanda è un’altra: che interessi ha l’ente parco in questo nuovo bacino?