Alpinismo

Incredibile Denis Urubko: in vetta al Gasherbrum II in sole 15 ore

Che bello questo ritorno di Urubko agli 8000! Denis è evidentemente in ottima forma, ma quello che è spicca dalle sue salite è soprattutto la grande motivazione e l’aver ritrovato il gusto dell’aria sottile.

Lo ha dimostrato lo scorso 19 luglio scalando il Broad Peak in sole 14 ore e 40 minuti (sarebbe stato record se Benjamin Védrines non ci avesse impiegato lo stesso giorno poco più di 7 ore). E lo ha ribadito il 23 luglio scalando il Gasherbrum II (8035m) in 15 ore e 20 minuti.

Denis è partito dal campo base dei Gasherbeum alle 3.00 del mattino affrontando il ghiacciaio da solo. Alle 18.20 era in vetta. “Nessuno era sulla via nei campi superiori, quindi Denis si è goduto la sua avventura personale in uno stile puro” fa sapere. La via normale, che ha seguito, era già stata attrezzata in precedenza, anche con l’aiuto dello stesso Urubko, che aveva fatto una capatina in parete al GII prima di salire al Broad Peak. Dalla cima l’alpinista è sceso direttamente al campo base chiudendo la sua scalata ininterrotta alle 4.00 del mattino dopo 25 ore. “Estremamente stanco, ma soddisfatto”. Il tutto ovviamente senza uso di ossigeno supplementare.

Per Denis è la quinta volta sul Gasherbrum II, di cui una in prima invernale con Simone Moro e Cory Richards. Nel 2019 aveva aperto una nuova via in solitaria.

Con la salita del GII Urubko arriva a quota venticinque 8000 saliti senza bombole. È solo a -1 dal record di Juanito Oiarzabal, primato che Denis sta puntando. Ha ancora un po’ di tempo e soprattutto altri due permessi di scalata: il Gasherbrum I e il K2. Chissà cosa si riserverà nelle prossime settimane.

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3 Commenti

  1. Se salisse anche G1 e il K2 sarebbe il primo a fare tutti e 4 gli 8000 del Karakorum nella stessa stagione senza ossigeno. Ma soprattutto per il k2 la vedo un pò difficile.

  2. Questo sale sul GII con la stessa facilità e frequenza con cui io vado a Pizzo Deta.. Denis Urubko N°1 del nostro tempo, poi ognuno la pensi come vuole, ma se la sorte del mondo fosse appesa ad una scalata impossibile io tra gli alpinisti odierni sceglierei sempre e comunque lui per avere una chance concreta di successo.

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