Alpinismo

La traversata dei 21 4000 del Monte Rosa. Nuova avventura per Lanfri e Coda

Non si ferma Andrea Lanfri che, dopo aver completato con successo il suo From 0 to 0 Gran Sasso, è già pronto per partire per una nuova avventura tutta alpinistica insieme all’amico e compagno di cordata Massimo Coda, atleta biellese che arrampica e scala con una protesi in titanio sulla gamba destra. L’obiettivo di questa nuova stagione è la traversata delle 21 vette sopra i 4000 metri che compongono il massiccio del Monte Rosa.

Per Lanfri, che ha subito severe amputazioni a causa di una meningite con sepsi meningococcica, e Coda, che invece ha perso l’arto a causa di un grave incidente in montagna, non è la prima occasione di legarsi in cordata in alta montagna. Già nel corso del 2020 hanno sorpreso riuscendo a portare avanti con successo la salita di Monte Bianco, Gran Paradiso, Monviso e Marmolada.

Quest’anno tocca al Monte Rosa, sulle cui nevi perenni trascorreranno una settimana. Partenda il 25 giugno da Cressoney, arrivo a Cervinia. “Questo tour del Monte Rosa mi affascina molto. Salire una montagna già in se è qualcosa di bellissimo, ma intraprendere una traversata completa è ancora più intrigante spiega Andrea Lanfri. “Tenda, fornello, protesi e l’attrezzatura necessaria per muoverci sul ghiacciaio. Questo è ciò che avremo nel nostro zaino. Ormai la nostra cordata è ben consolidata, con Massimo già l’anno scorso ho condiviso momenti indimenticabili e quest’anno non sarà da meno”. “Spesso mi chiedo cosa mi spinge ad uscire dalla mia zona confort a cinquanta anni suonati” racconta Massimo Coda. “Forse la voglia di riscatto per il tempo passato inerme. Questo progetto racchiude in sé lo spirito di libertà e avventura, queste è quello che sento dentro quando sono su in quota, fra le cime innevate”.

Una bandiera per la traversata

Andrea e Massimo porteranno con loro una bandiera che illustra la mappa di tutte le vetta da salire. A ogni cima raggiunta verrà spuntata la corrispondente sulla mappa, gesto simbolico a testimoniare la loro salita. Al termine del tour verrà donata al Museo Nazionale della Montagna di Torino, e al museo della Montagna e del Contrabbando di Macugnaga. Il messaggio è chiaro: se vuoi, puoi! Un invito a ripartire, ad andare avanti con ancora più grinta per tutti quelli che, come i due atleti, hanno trovato un “intoppo” nella loro vita. Inoltre, se le condizioni lo permetteranno, verranno trasmesse anche delle dirette Instagram per coinvolgere i sostenitori dell’impresa a casa.

Le 21 vette del Monte Rosa

Una ricca lista di vette superiori ai 4000 metri li attende: Punta Dufour (4634 m), Punta Nordend (4609 m), Punta Zumstein (4563 m), Punta Gnifetti (4559 m), Lyskamm Orientale (4527 m), Lyskamm Occidentale (4481 m), Punta Parrot (4436 m), Ludwigshöhe (4342 m), Corno Nero (4322 m), Castore (4221 m), Piramide Vincent (4215 m), Roccia della Scoperta (4178 m), Punta Felik (4174 m), Balmenhorn (4167 m), Breithorn Occidentale (4165 m), Breithorn Centrale (4160 m), Breithorn Orientale (4141 m), Breithornzwillinge (4106 m), Polluce (4091 m), Roccia Nera (4075 m), Punta Giordani (4046 m).

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Un commento

  1. Se ci sono La Roccia della Scoperta, la Punta Felik ed il Balmenhorn, dovrebbe esserci anche il Naso del Lyskamm.
    In bocca al lupo per il progetto.

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