AlpinismoAlta quota

Il Pakistan cambia idea: gli sherpa possono entrare

Due team sono già in direzione di super progetti su Shishpare e Nanga Parbat

Le spedizioni delle agenzie nepalesi erano già state tutte annullate quando nella serata di ieri è arrivato il comunicato del Pakistan in cui si dà via libera all’entrata agli sherpa, i quali fino a quel momento non potevano accedere nel Paese essendo il Nepal classificato ad alto rischio Covid-19.

Le nuove linee guida “Per la riapertura del turismo” prevedono che “i portatori d’alta quota provenienti dal Nepal, essendo essenziali per le spedizioni alpinistiche in alta quota possono essere fatti entrare in Pakistan (attraverso una deroga) nel rispetto di stringenti protocolli”, che prevedono tra le altre cose l’obbligo di tampone negativo all’ingresso, di vaccinazione e di quarantena di 10 giorni in albergo all’arrivo.

Se questo passo indietro del Pakistan avrà degli impatti sulle cancellazioni delle agenzie nepalesi bisognerà capirlo. Alcune potrebbero anche rivedere le proprie decisioni, il tempo ci sarebbe: siamo solo al 10 di giugno e la stagione si chiude alla fine di luglio. Certo, con la quarantena e i tamponi sono un costo in più e la questione della vaccinazione non sembra essere così immediata con la campagna vaccinale nepalese che è molto lenta (solo il 7 % della popolazione è stato vaccinato con la prima dose, con entrambi il 2%). Staremo a vedere.

Due nuove spedizioni

Nel frattempo, diverse interessanti spedizioni stanno continuando a confermare la loro presenza in Karakorum. Solo team piccoli, indipendenti e con uno stile di salita che non necessitano del supporto di guide d’alta quota.

Dopo l’interessante progetto in stile alpino sul K2 che vi abbiamo raccontato ieri, altri due team hanno annunciato grandi piani.

Il primo è composto da tre alpinisti di alto livello ben noti all’alta quota: Helias Millerioux (Piolet d’Or nel 2018 per una nuova via sul Nuptse), Yannick Graziani e Patrick Wagnon (i due ricevettero una nomination nel 2005 ai Piolet d’Or per la traversata insieme delle inviolate cime Nord e centrale del Chomo Lonzo). Cosa andrà a fare in Karakorum la super cordata? L’unica cosa che si sa è che l’obiettivo è lo Shishpare, 7611 m. Conoscendo i protagonisti ci si immagina una nuova via in stile alpino. Il gruppo è già ad Hushe.

Una squadra spagnola, composta da Manuel González, Enrique Osiel, Iñigo Delgado, Sergio Carrascoso e Carlos M. Santafe, ha invece come obiettivo l’apertura di una nuova via sul versante Diamir del Nanga Parbat pare accanto alla Kinshofer. Sono già a Chilas, da dove parte il trekking verso il campo base.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close