Storia dell'alpinismo

E se gli Ottomila fossero 22?

Quanti sono gli Ottomila? Secondo la lista ufficiale sono 14, ma la risposta non è così facile e la lista potrebbe aumentare a 22 o più.

 

Quanti sono gli Ottomila? La risposta non è così facile e rimane senza certezze ormai da diversi anni, da quando nel 2011 Luciano Ratto, il giornalista Roberto Mantovani e Roberto Aruga si chiesero: “chi, quando, dove, come e perché (vale a dire, secondo quali criteri) ha deciso di prendere in considerazione e ha stabilito che gli Ottomila degni di entrare nell’Olimpo delle vette più alte del mondo fossero questi 14 e non, che so io,10 o 20 o 30?”.

Andando a vedere la storia delle 14 montagne più alte della Terra, a tutti gli effetti non si trova alcuna testimonianza ufficiale riguardo la loro identificazione e non si conoscono i precisi criteri secondo cui si è deciso per queste 14 e non, a esempio, per la cima del Broad Peak Centrale che tocca gli 8016 metri e che già Marcel Kurz aveva identificato come vetta di ottomila metri essendo “una cima nettamente staccata del Broad Peak.

“È mai possibile che nessuno li abbia mai censiti gli Ottomila dell’Himalaya e del Karakorum? Per non parlare poi dei Settemila e dei Seimila?”, si chiedeva ancora Ratto, primo a mettere piede su tutti gli 82 Quattromila alpini. La sua proposta era quella di realizzare un lavoro simile a quanto fatto sulle Alpi nei primi anni Novanta, quando ancora non si conosceva il numero corretto dei Quattromila.

A identificare gli 82 picchi sopra i quattromila metri fu il lavoro di tre commissioni istituite dall’UIAA (Union Internationale des Associations d’Alpinisme, ovvero l’Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche) in Francia, Svizzera e Italia. Ognuna ha lavorato distintamente per effettuare un censimento delle vette e infine ritrovarsi allo stesso tavolo, il 14 maggio del 1993, e definire il numero di montagne sopra i quattromila metri dell’arco alpino.

Quanti sono gli Ottomila?

Già Mario Fantin negli anni Settanta faceva notare “che aggiungendo le cime minori dei massimi gruppi montuosi, pur sempre più alte di 8000 metri, si avrebbero altri 25 Ottomila”. Vorrebbe dire un totale di 29 montagne sopra gli ottomila metri. “Una lista redatta da un gruppo di alpinisti cechi porta addirittura a 40 il numero degli Ottomila”, scriveva nel 2005 su Alp Roberto Mantovani.

Per dare una risposta alla domanda, nel 2011 viene costituito un gruppo di studio a cui aderiscono anche alcuni noti scalatori italiani. Sono stati definiti precisi criteri topografici, morfologici e alpinistici. Il lavoro è stato impostato sulla stessa base di quello che ha portato all’identificazione degli 82 Quattromila alpini. Al termine di queste valutazioni sono state identificate 22 punte sopra gli ottomila metri degne di rientrare nella lista degli Ottomila.

Da montagna a vetta

Per comprendere la selezione è necessario passare dal concetto di montagna a quello di vetta. Smettere quindi di guardare il massiccio e focalizzarsi invece sulle singole cime, esattamente come accade sulle Alpi. Prendiamo a esempio i massicci del Monte Bianco e del Monte Rosa. Se utilizzassimo lo stesso criterio himalayano avremmo solo due cime sopra i 4000 metri, le due più alte. Ragionare in questi termini, siamo tutti d’accordo, non avrebbe alcun senso. Perché allora non portare questa visione anche in Himalaya e Karakorum? Il gruppo di lavoro ci ha provato e ha redatto la lista delle 22 cime che superano gli Ottomila metri. Una lista da alcuni condivisa, da altri meno. Una lista che da anni attende l’ufficializzazione da parte dell’UIAA e di cui si parla sempre poco, come se non fosse interessante quando invece si tratta di una questione geografica di grande interesse per gli studiosi di Himalaya e Karakorum.

La lista dei 22 Ottomila

  1. Everest (8848 m)
  2. K2 (8611 m)
  3. Kangchenjunga (8586 m)
  4. Lhotse (8516 m)
  5. Kangchenjunga West Peak (8505 m)
  6. Kangchenjunga South Peak (8476 m)
  7. Kangchenjunga Central Peak (8473 m)
  8. Makalu (8463 m)
  9. Lhotse Central Peak I (8410 m)
  10. Lhotse Shar (8383 m)
  11. Cho Oyu (8201 m)
  12. Dhaulagiri (8167 m)
  13. Manaslu (8163 m)
  14. Nanga Parbat (8125 m)
  15. Annapurna (8091 m)
  16. Gasherbrum I (8068 m)
  17. Annapurna Central Peak (8051 m)
  18. Broad Peak (8047 m)
  19. Gasherbrum II (8035 m)
  20. Shisha Pangma (8027 m)
  21. Annapurna East Peak (8013 m)
  22. Broad Peak Central (8011 m)
Tags

Articoli correlati

3 Commenti

  1. CHI DOVREBBE DECIDERE SU QUANTI SIANO GLI “OTTOMILA” NON SONO GLI ALPINISTI NE’ TANTO MENO I GIORNALISTI, MA I GEOLOGI, I QUALI, DALLE CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLE CIME (VEDI LHOTSE CENTRAL PEAK E LHOTSE SHAR), SONO IN GRADO D’AFFERMARE CHE QUELLE DUE CIME, FANNO PARTE DI UN UNICO BLOCCO CONTINENTALE. QUANTI ALBERI VEDIAMO CON DUE CIME BIFORCUTE, FACENTI CAPO AD UN UNICO TRONCO?

  2. Basterebbe utilizzare il criterio della Prominenza, che ormai vede d’accordo la maggior parte delle associazioni alpinistiche e geografiche. Faccio presente che se si adottasse come criterio la soglia critica di 500m, entrerebbero solo i 14 ufficiali. Tale soglia potrebbe comunque essere ridiscussa nelle opportune sedi di revisione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close