Cronaca

Morti i due alpinisti indiani sul Kanchenjunga. Disperso un cileno, altri tre con congelamenti gravi

Non ce l’hanno fatta i due alpinisti indiani, Biplab Baidya e Kuntal Karar, in difficoltà ieri mentre erano in discesa dalla vetta del Kanchenjunga.

Come abbiamo riportato ieri, il primo ad intervenire in aiuto è stato il team di Nirmal ‘Nims’ Purja, che aveva anch’esso raggiunto assieme ai suoi sherpa Mingma David e Gesman Tamang la cima. I tre hanno dato il proprio ossigeno supplementare ai due indiani, sopra campo 4, per poi aiutarli a scendere di quota. L’intenzione era di trascorrere la notte a campo 4 per poi farli abbassarsi ulteriormente fino a campo 2 dove l’elicottero avrebbe potuto evacuarli.

Purtroppo, di oggi la notizia che i due indiani non ce l’hanno fatta, troppo grave la loro condizione di salute causata dal mal di montagna, ipotermia e cecità da neve. Problemi che, secondo quanto riporta il manager dell’agenzia Peak Promotion Pvt Ltd, per Kuntal Karar sarebbero sopraggiunti già nell’ultima fase della salita.

Risulta scomparso da ieri sera anche l’alpinista cileno Rodrigo Vivanco, anche lui in discesa dalla vetta, raggiunta nel tardo pomeriggio, attorno alle 16.30. Una squadra di sherpa si è già attivata da campo 4 per intervenire.

Altri due alpinisti indiani e un alpinista tedesco sono in gravi condizioni a causa di congelamenti. I tre saranno evacuati dalla montagna appena possibile.

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