Cronaca

Uccisi 5 ranger in un assalto nel Parco di Virunga, dove si lotta per proteggere i gorilla di montagna

Le autorità della Repubblica Democratica del Congo hanno reso noto che 5 ranger e un autista sono stati uccisi lunedì in un attacco nel Parco nazionale di Virunga. Il parco, che ospita i gorilla di montagna, specie a rischio estinzione, ha confermato la notizia, precisando che un sesto ranger è stato ferito. Non c’è stata una rivendicazione dell’attentato. I sospetti vanno su gruppi di ribelli attivi nell’area.

Virunga, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1975, ospita un quarto dei gorilla di montagna ancora in libertà. Questi animali sono cacciati dai bracconieri e il loro habitat è distrutto dalla deforestazione per la produzione di carbone. Questa attività è gestita dai gruppi di ribelli per finanziare la loro guerriglia. Il Parco Nazionale, nato nel 1925, è la più antica area protetta africana, nata per difendere una biodiversità straordinaria tra cui un’importante popolazione degli ultimi 880 gorilla di montagna. Il parco è vasto 780 km quadrati di foreste e savane, vulcani attivi e laghi. 

Nel parco di Virunga lavorava per studiare i gorilla la naturalista americana Diane Fossey, uccisa probabilmente da bracconieri nel 1985. La sua vicenda è raccontata nel film “Gorilla nella nebbia” del 1988, con Sigourney Weaver.

Quella di ieri è stata la strage più drammatica dall’inizio della storia del parco: sono stati massacrati in un’imboscata 5 ranger insieme ad una guida. Un sesto ranger è stato ferito gravemente ed attualmente è sottoposto a cure. Tutte le vittime erano giovani tra i 22 e i 30 anni“. Lo scrive il WWF in un comunicato. “Nella difesa del Parco, con una escalation negli ultimi 20 anni, hanno perso la vita 175 ranger, uomini straordinari che hanno dedicato la loro vita alla difesa di un vero e proprio patrimonio di natura, che accoglie nei propri confini alcuni degli ultimi rarissimi gorilla di montagna“. “Sono molti gli interessi economici che si scontrano con la conservazione – spiega il WWF -: il bracconaggio, così come l’uso criminale di altre risorse naturali (la legna delle foreste dei vulcani viene illegalmente trasformata in prezioso carbone) servono a finanziare una criminalità diffusa, spesso collegata agli interessi dei signori della guerra“.

Sul tema dei ranger e della preservazione dei gorilla di montagna del Parco di Virunga è stato realizzato un documentario, Virunga, prodotto da Leonardo Di Caprio, candidato agli Oscar nel 2015 e visibile sulla piattaforma Netflix. 

 

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Un commento

  1. Poi c’è chi contesta il fatto che in certi parchi nazionali africani i guardaparco possano sparare ai bracconieri.

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