AlpinismoK2 invernale

K2: Krzysztof Wielecki ferma tutto

Stop a tutte la attività sulla montagna. Il capospedizione Krzysztof Wielecki ha detto basta: nessuno salirà più sulla via Cesen.

A pesare sulla decisione gli incidenti di Adam Bielecki e Rafal Fronia, che hanno mostrato un evidente problema di sicurezza, ma forse un po’ anche lo sfogo di Denis Urbko, che proprio nei giorni scorsi aveva apertamente dichiarato che, secondo lui, non vi erano prospettive su quella via.

Cosa succede ora

I polacchi sono al campo base del K2 dal 9 gennaio 2018, un mese preciso. In questo lasso di tempo sono riusciti ad arrivare a 6300 metri posizionando due campi (c1 a 5900m e c2 a 6300m) e ad attrezzare la via fino a circa 6500 metri. Tutto questo lavoro è ad oggi sprecato. Wielecki dovrà ora decidere su quale via spostare la spedizione, dovrà farlo in fretta ed agire ancora più in fretta. La settimana prossima si apre con qualche finestra di bel tempo, che, a questo punto, bisogna sfruttare.

Quali sono le alternative

Vie sul versante sud del K2. Rossa: via giapponese, 1981. Blu: magic line, polacchi 1986. Viola: via Kukuczka-Piotrowki, 1986. Arancione: via Cesen, 1986. Verde: via italiana, 1954. Foto @ Altitudepakistan

La risposta più ovvia è la via normale, lungo lo Sperone degli Abruzzi, che era però stata scartata da Wielecki per il rischio valanghe. Come spiegava Agostino Da Polenza qualche giorno fa, la via italiana del ’54 presenta un’ulteriore criticità: la corrente di jet stream che spazza il versante sud del K2 va a sbattere con tutta la sua forza proprio sullo Sperone degli Abruzzi, in particolare nei pressi di campo due.

Prima che la spedizione invernale partisse, dopo la ricognizione estiva del polacco Andrzej Bargiel, una delle voci più forti era quella che dava come papabile la via Kukuczka-Piotrowki del 1986, che sotto la vetta si ricongiunge alla via italiana del ‘54. È una via però complicata, dura e spaventosa, anche se forse meno pericolosa in inverno rispetto che in estate. Non è di sicuro la scelta più facile, soprattutto in questo momento della spedizione.

I tempi

A questo punto i tempi sono davvero ristretti perché se si sceglie una nuova via bisogna riattrezzarla da capo. I polacchi sulla Cesen sono riusciti a posizionare campo 1 e campo 2 grazie ad una fortunatissima e lunghissima finestra di bel tempo ad inizio spedizione, i progressi successivi sono stati pochi. C’è da dire però che manca ancora molto alla fine dell’inverno ed il meteo più ci si avvicina alla primavera, più sarà benevolo.

Denis Urubko

È proprio sui tempi che si apre un altro problema: se è vero che per Wielecki la fine dell’inverno è il 21 marzo, per Denis Urubko, come aveva spiegato, è il 28 febbraio ed è proprio per questo che sta scalpitando lamentandosi della lentezza. Cosa deciderà di fare il fuoriclasse russo, staremo a vedere.

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3 Commenti

  1. Urubko, Moro, Barmasse, Nardi…
    Solo per il k2 invernale senza stronzate politiche e senza capricci dei singoli…. cercasi sponsor…

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