Alpinismo

Poincenot, nuova via di Schaeli e Gietl

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EL CHALTEN, Patagonia — "Sentiti forte, ma non immortale". E’ un monito più che un nome quello che hanno dato lo svizzero Roger Schäli e l’italiano Simon Gietl alla nuova via che hanno aperto nelle scorse settimane in Patagonia. La linea sale sulla parete est dell’Aguja Poincenot, 3002 metri.

Schäli e Gietl erano partiti dall’Europa lo scorso novembre, con un obiettivo annunciato, il Fitz Roy, ma il massimo riserbo sulle vie che volevano percorrere per arrivare in cima. "Una ad alta difficoltà e una in velocità", avevano detto.

Ora sono di rientro. Con la cima del Fitz Roy, sì, ma anche una via nuova sulla Poincenot. I due l’hanno aperta tra il 14 e il 17 novembre, con quattro giorni di scalata in un freddo intenso e un tiro chiave superato in 15 ore di dura lotta in artificiale. Il grado finale della "Fühl dich stark aber nicht unsterblich" è stato valutato, dai due alpinisti, 6c A3+ M5.

All’inizio di dicembre, i due hanno scalato anche il Fitz Roy, la montagna più alta della Patagonia con i suoi 3.406 metri. Hanno sfruttato una finestra di bel tempo di due giorni e percorso in salita la lunga e faticosa via californiana e in discesa la via franco-argentina. 

Sara Sottocornola

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