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Mondiali speed riding: intervista a Schivari

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LES ARCS, Francia — "E’ la prima volta che partecipo ad una gara di questo calibro. Gli atleti che si sfideranno vengono da tutto il mondo per confrontarsi, molti di loro sono piloti professionisti. Per me è un onore far parte di questa rosa, anche perchè qua si arriva solo su invito". Queste le parole dello speed-rider italiano Max Schivari, alla vigilia della  Speedflying Pro, la grande competizione mondiale della disciplina che mette insieme sci e parapendio.

E’ la competizione più ambita a cui accedono solo i migliori riders del mondo, convocati direttamente dagli organizzatori della gara. Quest’anno allo Speedflying Pro di Les Arcs, che si terrà dal 26 al 30 gennaio, ci sarà anche lo speed-rider italiano Max Schivari, che dirà la sua tra i grandi dello sci col parapendio.
 
Che cos’è lo Speedflying Pro?
Questo evento si potrebbe definire una tappa di Coppa del Mondo, la più prestigiosa. Gli atleti che vi partecipano vengono da tutto il mondo per confrontarsi, molti di loro sono piloti professionisti. Per me è un onore far parte di questa rosa. Il calendario prevede altre gare in Europa dove però non so se vi parteciperò visto che ho intenzione di ripartire…voglio tornare in Perù a finire quello che ho lasciato incompiuto l’anno scorso.
 
Prima di te hanno mai partecipato altri italiani o sei il primo in assoluto?
Non mi risulta che altri italiani abbiano mai partecipato allo Speedflying Pro, quest’anno però saremo in due. Io e Jimmy Pacher, che è un pilastro del volo in parapendio in Italia, un pluri campione del mondo e pluri campione europeo. E’ nato e cresciuto a Canazei dove insegna e promuove il parapendio.
 
Quali gare affronterai?
Parteciperò ad entrambe le discipline della competizione, lo Speed cross e il Big mountain. La prima consiste in una gara parallelo di velocità tracciata con pali da snow board. La seconda invece rappresenta il vero speed-riding: scenderemo giù da un pendio libero da vincoli di tracciato o ostacoli naturali. I giudici poi premieranno i migliori in base alla linea più spettacolare e alle evoluzioni piu impegnative.
 
Lo speed riding è uno sport giovane. Come nascono gare mondiali di questo tipo?
Lo scorso 26 dicembre è nata la Fisr, Federazione Italiana Speed Riding, di cui sono socio fondatore e consigliere. In questo momento stiamo legiferando e mettendo in piedi un primo team di istruttori. Altre nazioni sono un pò più avanti di noi, anche se tendenzialmente ogni Stato si è dato delle regole proprie. Per questo motivo non è stato ancora possibile organizzare una gara internazionale in Italia, soprattutto per ragioni legate alle assicurazione. E’ comunque ormai sicuro per l’ultimo fine settimana di marzo un "Boogy": ovvero un grande ritrovo internazionale di speed riding…porteremo i migliori del mondo in Marmolada…
 
 
 
 
Valentina d’Angella

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