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Dominio francese al XXI Millet Tour du Rutor Extreme. Le immagini spettacolari di tre giorni a fil di cielo

Il meteo avverso ha messo a dura prova atleti e organizzatori. Ma anche sui percorsi alternativi le montagne della Valle d’Aosta hanno offerto spettacolo. E battaglia sportiva

Extreme di nome e di fatto. Con due giornate su tre di meteo davvero complicato da gestire, sia per l’organizzazione che per gli atleti, caratterizzato da neve, temperature rigidissime e vento forte, la gara della Valgrisenche si conclude con la vittoria assoluta di due coppie francesi: i freschi vincitori della Pierra Menta William Bon Mardion e Xavier Gachet al maschile, e le cugine Lorna e Léna Bonnel tra le donne.

La prima tappa (La Thuile – Arvier) è stata caratterizzata da un clima “quasi piacevole” e poco vento (persino in quota) ma poi il tempo è cambiato. Nelle due successive giornate il meteo è peggiorato. Condizioni avverse che però sono state gestite con professionalità dal comitato organizzatore, coordinato dalle Guide Alpine Marco Camandona e Roger Bovard, che ha scelto di togliere dal tracciato originario le parti più esposte, considerate troppo rischiose per gli atleti e i volontari disseminati sul percorso.

Grande prestazione per le francesi Lorna e Léna Bonnel, in testa fin dalla mega tappa di venerdì (25 km e 2400 metri D+ + 2.206 metri di tecnicissima discesa). Veloci e coordinate, insomma perfettamente efficienti, le Bonnel hanno dimostrato di avere una marcia in più sulle avversarie, imponendosi in tutte e tre le tappe. Al posto d‘onore si sono classificate la bergamasca Claudia Boffelli e la trentina Lisa Moreschini che, con grinta e determinazione, si sono sempre piazzate alle spalle delle due transalpine precedendo le polacche Anna Tybor e Iwona Januszyk, che hanno occupato il terzo gradino del podio. Di rilievo anche la prestazione di Gloriana Pellissier e Noemi Junod (mamma e figlia), classificatesi al quinto posto assoluto.

Più combattuta la gara maschile che ha visto Mardion e Gachet  trionfare nella prima giornata di gara. Nei due giorni successivi il gradino più alto del podio è andato al duo italo-francese formato da Robert Antonioli e Mathéo Jacquemoud, che non sono però riusciti a recuperare tutto il ritardo accumulato nel corso della prima tappa. William Boffelli (fratello di Claudia) e Nadir Maguet, invece, si sono tenuti stretti la terza piazza per tutte le tappe. Sorprende solo fino a un certo punto l’ottavo posto assoluto del super campione di trail running Francois d’Haene che ha corso con il connazionale Alexis Sevennec.

Unica tappa italiana del circuito del circuito della Grande Course, il TDR 2024 è stato anche prova finale di Coppa Italia FISI e una bella occasione anche per i non agonisti di mettersi in gioco grazie all’iniziativa “Team 85”, che si rifà simpaticamente alla larghezza degli sci da turismo, organizzata con l’intento di avvicinare sempre più persone al fuoripista anche agonistico. Nella tappa domenicale infatti, quella di Planaval, gli amatori sono partiti in piena autonomia tra le 6:30 e le 9:30 sfruttando il percorso tracciato e messo in sicurezza dalle guide alpine della Valle d’Aosta e sono arrivati alla base del Ghiacciaio dello Château Blanc (2760 m) per seguire le fasi salienti della gara e godersi la discesa in fresca.

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