Cronaca

Cacciatore italiano fermato oltreconfine

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COMO — E’ finita male, per un cacciatore italiano, la "scappatella" sul versante svizzero del monte San Lucio compiuta con tre colleghi in cerca di lepri. L’uomo, originario del comasco, è stato sorpreso oltreconfine dalle guardie elvetiche ed è stato denunciato alle autorità.

Non era la prima volta che dei cacciatori italiani sconfinavano in Ticino per catturare le loro prede. Infatti i guardiacaccia svizzeri erano appostati dall’alba, nei boschi del monte San Lucio, aspettando di coglierli sul fatto.

Puntualmente, 4 cacciatori con i loro segugi, provenienti dalla Val Cavargna, sono spuntati dal versante lombardo della montagna inseguendo una lepre. Le guardie svizzere sono scattate in un batter d’occhio nella loro direzione per fermarli, ma tre di loro hanno imboccato lestamente la via di fuga precedentemente concordata e sono riusciti a fuggire.

Uno dei cacciatori, però, è stato catturato e, dopo avergli sequestrato il fucile, i guardiacaccia lo hanno denunciato alle autorità svizzere. In Ticino, tra l’altro, la caccia nelle zone basse non è ancora aperta.

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