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Paolo Gotti intasca il trofeo Kima

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VALMASINO, Sondrio — "Vincere una gara così importante nel giorno del mio compleanno è stato bellissimo e inaspettato". Con queste parole il bergamasco Paolo Gotti ha commentato il suo trionfo al Trofeo Kima, disputato ieri sulle aspre montagne della Valmasino. Alla francese Corinne Favre è andata la vittoria della classifica femminile.

La tredicesima edizione del trofeo Kima si è disputata su un percorso ridotto a causa della neve caduta la settimana scorsa, che rendeva pericoloso il passaggio sui passi del Cameraccio, del Camerozzo e sulla bocchetta Roma.
 
Gli atleti hanno corso su un tracciato da "mezza maratona", lungo poco più di 25 chilometri con un dislivello di 1.850 metri circa. "Un tracciato più breve – ha spiegato il direttore di gara Fabio Meraldi -, ma non meno tecnico. Soprattutto garantiva lo svolgimento della gara nella massima sicurezza".
 
Partiti da Filorera, gli skyrunner sono saliti al rifugio Gianetti dove hanno imboccato il sentiero Roma verso il passo di Barbacan (2570 metri) e il rifugio Omnio, da dove sono scesi verso i Bagni Vecchi.
 
Al traguardo è arrivato per primo Paolo Gotti, seguito a pochi secondi di distanza dal bresciano Dino Melzani e dal comasco Franco Sancassani. Tra le donne ha primeggiato la Favre, che ha distanziato di quasi quindici minuti la vicentina Federica Boifava, seconda in classifica, e di oltre venti la trentina Sara Rigoni, terza.
 
Per Gotti, neo-campione del mondo di skyrunning e fresco "trentenne", si tratta della prima vittoria al Kima, mentre per la Favre è già la terza.
 
"Vengo sempre fuori sui tempi lunghi – ha commentato la campionessa d’oltralpe ai microfoni di Maurizio Torri – ma la gara di oggi mi ha permesso di tenere un ritmo molto serrato. Per me è sempre una bella avventura di montagna".

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