Località di montagna

Trentino, inverno nero per il turismo. Ma aumentano russi e tedeschi

Val di Sole (Photo valdisoletravel.it)
Val di Sole (Photo valdisoletravel.it)

TRENTO — La crisi e la poca neve penalizzano il turismo invernale trentino. Lo ha reso noto ieri in conferenza stampa il servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con Trentino marketing spa. Secondo i dati relativi allo scorso inverno infatti, si registrerebbero un calo del 2 per cento sugli arrivi e del 3,7 sulle presenze. Tra i turisti diminuiscono gli italiani, ma aumentano gli stranieri: principalmente russi.

Che la mancanza di neve abbia ridotto il numero di vacanzieri sulle Alpi nella stagione invernale 2011-2012 è ormai chiaro. Lo indicava per esempio un rapporto riferito dall’Ansa a metà aprile che parlava di calo del fatturato tra il 5 e il 15 per cento per il 70 per cento degli albergatori di montagna. In questo senso le località montane del Trentino non ha fatto eccezione: secondo i dati divulgati ieri, praticamente tutte le stazioni turistiche hanno registrato meno turisti dell’anno scorso.

Gli arrivi sono calati del 2 per cento,  mentre le presenze del 3,7 per cento. Secondo le stime i mesi peggiori sono stati gennaio e marzo, mentre febbraio e soprattutto aprile hanno decisamente recuperato. Gli italiani sono calati del 5 per cento, mentre sono aumentati i turisti provenienti dall’estero in particolare dalla Germania, con un più 10 per cento rispetto al 2011, dal Belgio, più 11 per cento, e dalla Russia, con ben più 15 per cento.

Tra le strutture ricettive i dati migliori li registrano bed&breakfast e agriturismi, mentre sono perdono gli alberghi e i campeggi. Secondo quanto dichiarato in conferenza stampa la Provincia avrebbe attivato una nuova campagna di comunicazione, al fine di incentivare il turismo per la prossima stagione. ”Responsabili delle ‘ombre’ sono state la recessione causata dalla crisi e l’assenza di neve – ha dichiarato l’assessore provinciale al Turismo, Tiziano Mellarini, in base a quanto dichiarato dall’Ansa – che ha prediletto la Val d’Aosta e il centro Italia. Ma per la prossima stagione stiamo pensando ad azioni mirate per colmare il gap”, dal cicloturismo agli alberghi 4 stelle.

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