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Spiranelli, Parimbelli e Arosio vincono il Premio Marco e Sergio Dalla Longa

Spiranelli, Parimbelli e Arosio (Photo courtesy www.gannembro.it)
Spiranelli, Parimbelli e Arosio (Photo courtesy www.gannembro.it)

NEMBRO, Bergamo — Ennio Spiranelli, Yuri Parimbelli e Tito Arosio sono i vincitori del Premio Alpinistico Marco e Sergio Dalla Longa per a nuova via “Piantobaldo”, aperta sulla nord-ovest della Presolana Occidentale. Il riconoscimento è stato consegnato pochi giorni fa a Nembro insieme al Premio Giovane promessa andato a Tito Arosio, classe 1987, per la prima invernale della via aperta dai fratelli Dalla Longa sulla parete nord del Fupù alla Presolana Orientale, e al Premio del pubblico, assegnato alla salita al Dhaulagiri di Mario Merelli, l’alpinista di Lizzola scomparso nel gennaio scorso.

Il Premio Alpinistico dedicato alla memoria dei fratelli Dalla Longa è un’iniziativa rivolta agli alpinisti bergamaschi e organizzata dal CAI di Bergamo insieme al Comune di Nembro, il GAN Gruppo Alpinistico Nembrese e il CAI di Nembro. Il riconoscimento è stato consegnato venerdì scorso 24 febbraio presso l’Auditorium Modernissimo in Piazza della Libertà a Nembro, cittadina di origine dei due alpinisti, Accademici del Cai e protagonisti di scalate di alto livello e con rilevanti contenuti esplorativi.

In lizza per la quinta edizione del premio c’erano Emilio Previtali, per la discesa in telemark del Denali, in Alaska; Rosa Morotti per la ripetizione della Cresta integrale di Peuterey, sul Monte Bianco; Yuri Parimpelli,Tito Arosio e Ennio Spiranelli per l’apertura della nuova via “Piantobaldo” Massiccio delle Presolana, nelle Prealpi Lombarde. Ancora Valentino Cividini e Fulvio Zanetti  per la ripetizione della via “Bacchetta Magica”, sulla Cima della Bacchetta nel Gruppo Concarena nelle Prealpi Lombarde; Fulvio Zanetti e Tito Arosio per la ripetizione della via “Couloir Nord dei Drus” Monte Bianco francese; Giovanni Moretti, Alessandro Superti, Silvia Polinoro, Enrico Calvi, Enrico Fassi ed Enea Colnago per le ripetizioni delle vie di roccia nel massiccio delle Mani di Fatma, a Mali, in Africa; e infine Paolo Bosco, Leonardo Dossi e Gianluca Mapelli per la ripetizione della via “Dihedral wall” su El Capitan, nella Yosemite Valley.

Alla fine, secondo quanto riferisce il sito Vertical-orme.blogspot.com i vincitori sono stati Spiranelli, Parimbelli e Arosio per la via “Piantobaldo”, con la seguente motivazione della giuria: “L’avventura ci attende ovunque e può essere semplicemente dietro l’angolo di casa, basta saperla cogliere. La passione spinge ad andare lontano e a salire sempre più in alto, ma anche a guardare con maggiore attenzione ciò che, tutti i giorni, abbiamo sotto lo sguardo. La condivisione di un esperienza tra generazioni fa ben sperare per il futuro del nostro piccolo mondo alpinistico. Queste sono le suggestioni che ci hanno fatto decidere per assegnare il Premio Alpinistico Marco e Sergio Dalla Longa ad una linea nuova su un terreno antico, dove l’utilizzo di tecniche moderne si sposa ad un’attività che ci porta alla nascita dell’alpinismo: alle grandi vie di misto”.

Il Premio Giovane promessa è andato a Tito Arosio per l’attività svolta sulle Alpi e per la capacità dimostrata su qualsiasi tipo di terreno. In particolare lo scorso dicembre ha realizzato la prima invernale della via aperta dai fratelli Dalla Longa sulla parete nord del Fupù alla Presolana Orientale.

Infine il Premio del pubblico è andato alla memoria di uno dei beniamini dell’alpinismo bergamasco, l’himalaysta Mario Merelli che l’anno scorso era arrivato in cima al Dhaulagiri. A presentare l’ultimo ottomila salito dall’alpinista di Lizzola è stato Paolo Valoti, l’ex presidente del Cai di Bergamo che era insieme a Merelli il giorno in cui è morto nell’incidente al Pizzo Scais.

Info: http://vertical-orme.blogspot.com/

Photo: http://www.gannembro.it

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