Itinerari

10 consigli per itinerari che potresti percorrere in aprile

Un mese perfetto per le attività outdoor. Aprile è poliedrico e consente di cimentarsi in varie discipline, tra cammino, sci e ciaspole. E anche per i più pigri è ora di uscire dal letargo

“Aprile dolce dormire”, o meglio pronti a salire e a muoversi a piedi, alle quote più basse, con ciaspole o con sci da skialp, ma anche con quelli stretti, visto che le recenti e tardive nevicate di quest’anno sembrerebbero ancora consentire di scivolare su alcuni circuiti per il fondo. Insomma, Aprile è il mese primaverile, fa anche rima, per lo meno nell’immaginario degli appassionati di montagna è decisamente così.

Insomma, questo mese, contrariamente al proverbio di cui sopra, preso in prestito dalla saggezza popolare, può essere considerato il periodo per riprendere, continuare o intensificare le attività outdoor della montagna. Il clima è più mite e le giornate sono sensibilmente più lunghe, favorite anche dall’arrivo dell’ora legale. Il momento invoglia a muoversi e a riprendere “il vecchio scarpone” dal ripostiglio, a patto che la suola sia in ottimo stato ed efficiente. Altrimenti, anche in previsione della prossima e lunga stagione estiva, meglio provvedere all’acquisto di un nuovo paio, il primo passo, in tutti i sensi, per la propria sicurezza.

A tal proposito, muovendosi sulla neve, continua ad essere importantissimo prestare attenzione alle condizioni del manto nevoso, soprattutto visto le recenti nevicate che, a causa delle temperature mediamente più miti, difficilmente si assestano in maniera duratura. La neve non stabilizzata, tra l’altro, richiede anche altre precauzioni. Partendo di buon mattino, ovviamente, il manto sarà più solido e portante e si eviterà di intraprendere lunghe e faticose discese a pomeriggio inoltrato, sprofondando nella neve molle e bagnata, soprattutto muovendosi con le ciaspole o, magari, a piedi lungo alcuni sentieri con parti ancora imbiancate, anche se solo parzialmente.

Capita spesso, in questi giorni, che alcuni itinerari, a quote modeste, sembrino liberi dalla neve. I tratti in ombra, però, sono sempre in agguato, pronti a intralciare il cammino con accumuli di neve morbida, con la superficie sottilissima. Le ghette diventano un accessorio piuttosto importante, così come i bastoncini da trekking che aiutano a mantenere l’equilibrio, ma mai come la crema da sole. Ovvio! La protezione per la pelle andrebbe sempre utilizzata, ma a primavera il sole è intenso e la neve riflette tantissimo i suoi raggi, con effetti che possono essere problematici per le parti scoperte, come il viso e il naso, soprattutto, che rischia pericolosamente di arrossarsi, assumendo un’estetica da lampeggiante “a mo di clown”.

Alle quote più basse, o in caso di repentino e costante aumento della temperatura, iniziano a spuntare le prime fioriture che punteggiano i prati ancora in attesa del verde. Alcuni sostengono che l’etimologia di “aprile” sia proprio riferita alla “apertura” di fiori e germogli. L’estetica della montagna, in ogni caso, è molto varia, con le acque del disgelo, con i fiori, i primi prati e la neve sulle cime. Alcuni rifugi delle Alpi, soprattutto, ma anche degli appennini aprono, anche giù per settimana, per la classica stagione scialpinistica, complice anche il periodo pasquale e i possibili ponti del 25 Aprile e del primo Maggio. Importante, in ogni modo, telefonare e prenotare, se si desidera trascorrere la notte in quota.

Skialp: quattro magnifiche escursioni con gli sci nella piemontese Valle Grana

La Rocca Parvo. Foto Lorenzo Volpe
La Rocca Parvo. Foto Lorenzo Volpe

Una primavera generosa di neve, consente ancora di intraprendere interessanti gite scialpinistiche. Ecco alcune proposte con partenza dal suggestivo Santuario di San Magno, nel Piemonte occidentale.

In Val Grana ci sono molte possibilità per belle gite d’alta quota, nella zona dove s’incrociano le vallate tra Cuneese e Saluzzese. La salita al Monte Tibert (2647 m) è definita dalla Guida dei Monti d’Italia del CAI (1987)la superclassica della zona, frequentata con qualunque tempo da inizio a fine stagione”. Un po’ più impegnativa l’ascensione al Monte Viridìo (2498 m). Completa il novero di gite la Cima Fauniera che può essere raggiunta con un percorso semplice (MS), utilizzando il tracciato della strada fino ai pianori, dove sorge il Rifugio Fauniera (2302 m). E per finire, si suggerisce la Punta Sibolet, in posizione centrale.

https://www.montagna.tv/234925/skialp-quattro-magnifiche-escursioni-in-valle-grana/

Con le ciaspole (o gli sci) al Lago del Sangiatto partendo dall’Alpe Devero

Il villaggio di Crampiolo, sullo sfondo il Cervandone. Foto Cesare Re
Il villaggio di Crampiolo, sullo sfondo il Cervandone. Foto Cesare Re

Escursione ad anello alla portata, in una delle aree più affascinanti della Val d’Ossola. Tra antiche frazioni e scenari naturali di grande respiro

Il Devero è un luogo generoso dal punto di vista delle precipitazioni nevose. In questo mese di aprile, è possibile muoversi ancora con le racchette da neve o con gli sci. La salita la lago del Sangiatto è una classica dell’Ossola, con panorami grandiosi, che spaziano sino al Monte Leone.

https://www.montagna.tv/234564/con-le-ciaspole-o-gli-sci-al-lago-del-sangiatto-partendo-dallalpe-devero/

Due escursioni in Val Bedretto, scrigno di biodiversità nel Canton Ticino, in Svizzera

Lungo la pista per le racchette da neve che parte da Cioss Prato. Foto Alberto Nardi
APERTURA Lungo la pista per le racchette da neve che parte da Cioss Prato. Foto Alberto Nardi

Facili ciaspolate, in Svizzera, verso le sorgenti del Ticino al cospetto di montagne imponenti e poco frequentate.

Questa stretta e remota valle, anche grazie alle limpide acque che alimentano il Ticino, risulta essere un gioiello naturalistico, incastonato dalle alte catene parallele delle Alpi Ticinesi e del Verbano, in Piemonte. Le vette più alte raggiungono i 3000 m. La posizione della valle rende la zona soggetta a notevole innevamento e ideale per intraprendere gite con gli sci o le ciaspole, anche in questa stagione.

https://www.montagna.tv/234378/due-escursioni-in-val-bedretto-scrigno-di-biodiversita-nel-canton-ticino/

Alla conquista dei Laghi Gemelli, meraviglia ambientale delle Alpi Orobie

I Laghi Gemelli ai piedi del Pizzo Farno e il Monte del Tonale. Foto Alberto Nardi
I Laghi Gemelli ai piedi del Pizzo Farno e il Monte del Tonale. Foto Alberto Nardi

Classicissima gita della bergamasca, può essere percorsa anche in periodo primaverile, con le dovute precauzioni.

Il lago artificiale è incastonato a 1960 metri, con l’omonimo rifugio, occasionalmente aperto anche in inverno. Con la neve è consigliato partire da Carona, in Val Brembana. Il panorama è molto vario e peculiare. La salita con le racchette da neve richiede circa 3 ore.

https://www.montagna.tv/233238/alla-conquista-dei-laghi-gemelli-meraviglia-ambientale-delle-alpi-orobie/

La Via della Frutta Antica in Primiero: facile escursione tra emozionanti alberi storici

Sulla Via della frutta antica. Foto Stefano Gaio
Sulla Via della frutta antica. Foto Stefano Gaio

Gita a quota modesta, perfetta anche per le mezze stagioni, nella zona del Primiero, con paesaggi che non sono solo incentrati sulle celeberrime cime dolomitiche delle Pale di San Martino, ma che abbracciano anche ambienti rurali e bucolici.

Lungo l’itinerario disegnato nella vallata del Trentino Orientale si ammirano oltre 40 piante (non solo da frutto) che hanno fatto la storia della zona, un patrimonio, quello arboreo, troppo spesso sottovalutato. Si tratta di un’originale camminata a bassa quota, poco nota, ma meritevole di considerazione.

https://www.montagna.tv/234801/la-via-della-frutta-antica-in-primiero-facile-escursione-tra-emozionanti-alberi-storici/

Con le ciaspole, nella foresta di Paneveggio, con vista sul Cimon della Pala

Tramonto sul Cimon della Pala, in Trentino. Foto Cesare Re
Tramonto sul Cimon della Pala, in Trentino. Foto Cesare Re

Dai giganti della foresta prediletta dai liutai alla spettacolare radura della Ex Malga Colbricon. Un’escursione facile e di grande impatto visivo.

Con le ciaspole, ma anche a piedi se non dovesse esserci neve si cammina tra gli abeti giganti della foresta del Parco di Paneveggio, sino al pianoro d’ampio respiro della Ex Malga Colbricon. L’itinerario interseca il sentiero Marciò, percorso tematico del parco, con bacheche e tabelle didattiche che diventa interessante per chi intenda camminare poco, e quasi senza dislivello.

https://www.montagna.tv/234734/con-le-ciaspole-ai-piedi-nel-parco-paneveggio-pale-di-san-martino/

Nel Parco naturale di Strugnano, in Slovenia si cammina al cospetto delle scogliere a picco sul mare

La falesia flyschoide di Strugnano vista dalla Baia di Santa Croce. Foto Alberto Nardi
La falesia flyschoide di Strugnano vista dalla Baia di Santa Croce. Foto Alberto Nardi

Ecco una proposta divertente a due passi dal confine, in territorio sloveno. Si tratta di sentieri costieri, poco frequentati in questo periodo, con clima mite e tempo stabile.

Rispetto alle classiche gite di montagna e in un momento ancora lontano dal caldo estivo. Di notevole interesse è la Falesia di Strugnano, un insieme di rocce chiarissime, quasi bianche, che strapiomba sul mare per 80 metri, con la sommità ricoperta da bosco e macchia mediterranea.

https://www.montagna.tv/233981/camminate-vista-a-mare-lungo-le-vicine-coste-della-slovenia/

A piedi (o in mountain bike) sulla Linea Gotica nel Medio appennino emiliano

In cammino tra Ronchidoso e Sasso dell'Oca. Foto Roberto Carnevali
In cammino tra Ronchidoso e Sasso dell’Oca. Foto Roberto Carnevali

Breve escursione in luoghi magnifici ma densi di ricordi drammatici presso Montese toccando vari punti del Museo Diffuso della Memoria.

Paesaggi di bosco, a bassa quota, per iniziare ad assaporare la primavera, tra montagne docili, piccoli borghi, tra modenese e bolognese.

https://www.montagna.tv/234346/a-piedi-sulla-linea-gotica-nel-medio-appennino-emiliano/

Con piccozza e ramponi sul Pizzo Deta, tra la Ciociaria e l’Abruzzo

Il Monte del Passeggio dalla vetta del Pizzo Deta. Foto Stefano Ardito
Il Monte del Passeggio dalla vetta del Pizzo Deta. Foto Stefano Ardito

Montagna solitaria, dal panorama generoso ed esteticamente molto vario.

In periodo estivo la cima si raggiunge per lunghi ma semplici sentieri. D’inverno non ci sono difficoltà oggettive, ma occorre prestare attenzione in presenza di cornici e di ghiaccio. E’ uno dei “duemila” più frequentati del Lazio. Il caratteristico nome di Pizzo Deta (“Pizzo a Dito”) è dovuto all’estetica della montagna, vista dall’altro versante, dallo sbocco della Val Roveto o dai crinali del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, da dove si fa notare per l’aspetto triangolare ed elegante.

https://www.montagna.tv/234661/con-piccozza-e-ramponi-sul-pizzo-deta-tra-la-ciociaria-e-labruzzo/

Sul Sentiero degli Dei, a picco sulla Costiera Amalfitana

 Uno dei tratti esposti del Sentiero degli Dei. Foto Barbara Falace
Uno dei tratti esposti del Sentiero degli Dei. Foto Barbara Falace

Prima che sia troppo caldo, è il momento per affrontare questo percorso, vista mare, ma anche piuttosto tecnico. Frequentato dai trekker di tutto il mondo, non va assolutamente preso alla leggera

Questo tratto dei Monti Lattari è aspro e vertiginoso, a picco sul mare della costiera amalfitana. A 600 metri di quota, in cima a queste falesie, si snoda il Sentiero degli Dèi, che ricalca l’antico tracciato di collegamento tra laltopiano di Agerola e il borgo di Nocelle, frazione di Positano a 400 metri di quota.

https://www.montagna.tv/231696/sul-sentiero-degli-dei-a-picco-sulla-costiera-amalfitana/

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