Alpinismo

Denis Urubko in partenza per la “sua” prima invernale al GI

Nonostante le difficoltà, legate soprattutto a problemi economici, l’alpinista ha definito la sua partenza per il Karakorum. Obiettivo: per primo in vetta nell’inverno meteorologico

Adam Bielecki e Janus Golab raggiunsero la vetta il 9 marzo 2012. Per buona parte della comunità alpinistica si trattò di una invernale a tutti gli effetti, ma non per l’alpinista Denis Urubko per il quale – non si stancherà mai di ripeterlo – le ascese invernali devono seguire la regola dell’inverno meteorologico, cioè essere effettuate nella finestra di tempo che va dal 1° dicembre alla fine di febbraio.

La data fissata per il volo è quella del 30 dicembre. Attualmente Urubko si sta allenando duramente per arrivare il più preparato possibile ma, ironia della sorte, manca ancora un compagno di cordata. Nell’impresa, Urubko, potrebbe essere pertanto solo e, conoscendolo, qualora vi fosse l’opportunità di salire non si tirerebbe certo indietro.

Ad accompagnarlo sull’insidioso ghiacciaio del Gasherbrum fino a quota 6500 metri potrebbe essere l’esperto scalatore locale Hassan Shigri, ma da qui fino alla vetta e ritorno sarà solo con se stesso. Lui e la montagna, come è accaduto già altre volte.

Il Gasherbrum I, con i suoi 8.080 metri, è l’undicesima vetta del pianeta. Scalato per la prima volta il 5 luglio 1958 dal versante nord dagli americani Pete Schoening e Andy Kauffman, vede il primo tentativo di invernale nel 2011 per opera del canadese Louis Rousseau, dell’austriaco Gerfried Goschl e dello spagnolo Alex Txikon. Tentativo che fallì nonostante i 50 giorni e oltre in cui la squadra tentò di raggiungere la vetta, tra forti venti e temperature che oscillavano tra i 20 e i 30 gradi sotto lo zero. Nello stesso inverno Denis Urubko, Simone Moro e Cory Richards scalarono il Gasherbrum II senza ossigeno diventando così i primi a scalare una vetta del Karakorum di 8.000 metri in inverno.

Fu infine nel 2012 la coppia di scalatori Adam Bielecki e Janus Golab ad arrivare in cima ma, secondo Urubko, la loro è stata una salita primaverile. Motivo per cui ora, Denis, vuole fortemente ripetere l’impresa nella finestra di tempo che lui considera corretta.

A sostenerlo, economicamente e non, il suo sponsor abituale CAMP, l’amico russo Oleg Vaitman e il Polski Klub Alpejski (Club alpino polacco).

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