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Notte di San Lorenzo: cinque osservatori astronomici per guardare le stelle da vicino

Tutti con il naso all’insù, meglio se in compagnia di scienziati e ricercatori. Dalle Alpi agli Appennini i luoghi dove il cielo sembra più luminoso

“…spesso avendo per tetto solo il firmamento, quell’immenso occhio nero di Dio punteggiato di quelle luci che sono il riflesso lasciato dagli sguardi degli uomini che hanno contemplato il cielo, generazione dopo generazione, interrogando il silenzio e ascoltando l’unica risposta che esso dà…”

[J. José Saramago].

Quanti di noi sotto quel tetto, quanti di noi alla ricerca di risposte con lo sguardo verso l’alto la notte di San Lorenzo.

Gli scienziati dicono che le stelle sono sferoidi di plasma che, attraverso processi di fusione nel proprio nucleo generano energia, irradiata nello spazio sotto forma di radiazione elettromagnetica. Noi, però, in quei punti luminosi vediamo altro. E sogniamo.

Quest’anno il fenomeno delle stelle cadenti è visibile già dalla metà di luglio e dovrebbe raggiungere il suo apice la notte del 12 agosto. Per godere di questo spettacolo ci si può recare negli osservatori astronomici dove grazie agli esperti e alla strumentazione è possibile vedere da molto vicino questo fenomeno luminoso. Ma non solo: diversi osservatori organizzano eventi per poter vedere le perseidi a occhio nudo accompagnati dall’esperienza degli astronomi che sapranno spiegare a tutti questo fenomeno. Tra i tanti ne abbiamo selezionati cinque dalle Alpi agli Appennini.

1. Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy (AO)

L’immagine a lunga esposizione rivela la rotazione apparente degli astri attorno al polo nord celeste sopra l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
L’immagine a lunga esposizione rivela la rotazione apparente degli astri attorno al polo nord celeste sopra l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

“L’estate 2023 è speciale per l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, perché tagliamo il traguardo dei 20 anni di attività”, esordisce il direttore Jean Marc Christille. “La qualità del cielo sopra Lignan, frazione a quasi 1.700 m di quota del comune di Nus, ha permesso di attivare diversi progetti di ricerca scientifica, svolti nell’ambito di collaborazioni nazionali e internazionali. Illustriamo i risultati ottenuti ai visitatori che partecipano alle nostre iniziative di didattica per le scuole e divulgazione per il pubblico, proponendo spettacoli al Planetario e osservazioni a occhio nudo e al telescopio della volta celeste sopra il vallone di Saint-Barthélemy, nel primo Starlight Stellar Park certificato in Italia dagli astronomi di tutto il mondo e riconosciuto anche dall’UNESCO”.
Tantissimi gli eventi organizzati durante tutto il corso dell’anno, sia diurni che serali per vedere ammirare stelle, pianeti, costellazioni e la nostra stella, il sole.  Per la notte di San Lorenzo e fino a domenica 13 agosto si terrà l’evento “Etoile et musique 2023”: quattro serate dedicate alle ‘stelle cadenti’ tra scienza e tradizione facendo un viaggio alla scoperta del cielo d’estate con  intermezzi musicali a sorpresa.

2. Terrazza delle Stelle, Monte Bondone (TN)

Terrazza delle Stelle Monte Bondone, foto archivio MUSE
Terrazza delle Stelle Monte Bondone, foto archivio MUSE

La Terrazza delle Stelle si trova sull’altopiano delle Viote sul Monte Bondone a circa 1.500 metri d’altitudine. L’osservatorio astronomico ospita potenti telescopi che, con la guida di operatori esperti, diventano strumenti preziosi per ammirare il firmamento.
Essendo l’inquinamento luminoso limitato è possibile osservare oggetti altrimenti invisibili dalla città come la Via Lattea e migliaia di stelle visibili anche a occhio nudo. Con diversi tipi di telescopi e binocoli, strumenti adatti sia al pubblico adulto che giovane, si passano in rassegna i corpi celesti più appariscenti, cominciando dalla Luna e passando ai pianeti, scrutati nel dettaglio grazie alle tecnologie digitali. Speciali telecamere collegate ai telescopi mostrano, infatti, con risoluzione elevatissima le caratteristiche più evanescenti di questi oggetti.
Durante il giorno poi, con speciali strumenti e filtri, si può osservare in tutta sicurezza il Sole.
La Terrazza delle Stelle è stata riconosciuta patrimonio astronomico mondiale dell’UNESCO quale “luogo connesso al cielo”.
Per le serate del 10, 11 e 12 agosto è in programma “La notte delle stelle cadenti” condotto dagli esperti della struttura.   

3. Osservatorio Astronomico di Col Druscié, Cortina d’Ampezzo (BL)

Osservatorio Astronomico Col-Druscié, crediti Giorgia Hofer, Associazione Astronomica Cortina
Osservatorio Astronomico Col-Druscié, crediti Giorgia Hofer, Associazione Astronomica Cortina

L’Osservatorio Astronomico di Col Drusciè si trova alle pendici delle Tofane, a 1780 m di quota, nelle Dolomiti bellunesi e in estate è raggiungibile a piedi con una camminata di 20 minuti da Piè Tofana oppure con la cabinovia Tofana Freccia nel Cielo dal centro di Cortina.
L’osservatorio ha la strumentazione adatta per l’osservazione visuale del cielo profondo, dei pianeti e la ripresa di galassie per la ricerca di supernovae oltre che per l’osservazione a largo campo e la ripresa di comete e per la visione del sole. L’innovativo software di controllo COMETA (Col drusciè Observatory Management for Easy Telescope Astronomy) permette un facile utilizzo del telescopio anche ai principianti. I soci dell’Associazione Astronomica Cortina si occupano principalmente di osservazioni di galassie per la ricerca di supernovae e nell’ambito del programma CROSS (Col drusciè Reomote Observatory Supernovae Search) sono state scoperte 41 supernovae e un pianetino, battezzato “Cortina d’Ampezzo”. Molto interessante a Col Druscié è anche la possibilità di osservare il sole in sicurezza ammirando i fenomeni della fotosfera come macchie, granulazione e protuberanze.

Per la notte di San Lorenzo viene organizzata l’Astrocena, l’evento che dà agli ospiti, la possibilità di degustare una cena tipica per poi osservare le stelle cadenti a occhio nudo accompagnati dagli astronomi. Una serata, che viene ripetuta nel corso della stagione.

4. Osservatorio Astronomico della Val di Fiemme, Tesero (TN)

Osservatorio Astronomico Val di Fiemme, foto Gruppo Astrofili Fiemme
Osservatorio Astronomico Val di Fiemme, foto Gruppo Astrofili Fiemme

L’osservatorio astronomico e planetario Val di Fiemme si trova a Tesero, più precisamente in località Zanon, a poco più di 1200 metri di altitudine. La struttura pensata per la divulgazione dell’astronomia a livello didattico e per gli appassionati, è gestita dal Gruppo Astrofili locale che si è posto l’obbiettivo di avvicinare quante più persone possibili alle meraviglie dell’Universo. E’ dotata di una cupola mobile all’avanguardia per le osservazioni, di una sala conferenze e di un modernissimo planetario. Interessante anche la passeggiata lungo La Via dei pianeti, sentiero didattico di circa 2 km che passa accanto all’osservatorio.

5. Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, Campo Imperatore (AQ)

Osservatorio Astronomico Campo Imperatore foto INAF Osservatorio Astronomico di Abruzzo
Osservatorio Astronomico Campo Imperatore foto INAF Osservatorio Astronomico di Abruzzo

L’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo  si trova a Campo Imperatore a una quota di 2.150 metri ed è il più alto osservatorio professionale in Italia ed è una delle strutture di ricerca dell’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF), il principale ente di ricerca italiano per lo studio dell’Universo. La scelta del sito in quota, con l’installazione di un telescopio Schmidt, risale al secondo dopoguerra, motivata dall’esistenza di infrastrutture, prima tra tutte la Funivia del Gran Sasso, e dalla necessità di osservare un cielo che fosse il più buio possibile. Di fatto Campo Imperatore si trova spesso al di sopra dello strato di inversione termica atmosferico, quello dove si formano le nuvole: l’Osservatorio gode così di un cielo sereno, mentre le nubi sottostanti schermano la luce artificiale delle valli limitrofe.

La Stazione di Campo Imperatore partecipa, tra gli altri, a programmi di ricerca e monitoraggio di Detriti spaziali, fornendo dati utili a determinare la posizione e la traiettoria di frammenti di satelliti, più o meno grandi.
Fino al 10 settembre sarà possibile partecipare ad un’attività diurna per ammirare i corpi celesti il venerdì, sabato e domenica pomeriggio.

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