Film

“L’ascesa dei ricordi”, in streaming il toccante documentario dedicato ad Alex Lowe

Lo abbiamo atteso per mesi e finalmente è arrivato in Italia “Torn” (USA, 2021, 1h 32′), documentario diretto dal giovane Max Lowe, dedicato alla memoria del padre, il celebre alpinista Alex Lowe. Dal 4 febbraio è disponibile in streaming su Disney +, anche se con un titolo ben diverso dall’originale: “L’ascesa dei ricordi”. Definirlo un film su Alex Lowe è però riduttivo. La pellicola è anche un ritratto di famiglia, una famiglia anche un po’ particolare, impegnata nel conservarne vivo il ricordo nel tempo.

Vincitore del Best Feature Film Award at the BANFF Film Festival, “Torn” vede alla produzione un team di alto livello, composto da Chris Murphy e dai cugini Simon e Jonathan Chinn, fondatori della Lightbox.

Sinossi

Il 5 ottobre 1999, il leggendario alpinista Alex Lowe viene travolto da una valanga in cui perderà la vita, assieme al suo compagno di cordata e cameraman David Bridges, sulle pendici della vetta tibetana dello Shishapangma. A tale fatalità sopravvive miracolosamente il migliore amico, e compagno di scalate, Conrad Anker.

A seguito della tragedia, Conrad cerca di fornire supporto a Jennifer, vedova di Alex, anche per contrastare un senso di colpa fisiologicamente emerso per essere sopravvissuto. E i due finiscono per innamorarsi. Una situazione complicata, supportata da forti sentimenti, che ha portato Anker ad assumersi la responsabilità di fare del suo meglio per aiutare Jennifer a crescere i tre figli di Alex: Max, Sam e Isaac. Figli che oggi lo considerano un secondo papà. Nella primavera del 2016, i corpi di Alex e David saranno ritrovati da Ueli Steck e David Göttler. Nel corso dell’estate Conrad, Jennifer e i ragazzi raggiungeranno il Tibet per il recupero e cremazione dei corpi.

“Torn” accompagna lo spettatore a rivivere la storia di questa famiglia, nata a seguito di un lutto condiviso, da un tumulto di emozioni, affrontando un percorso non certo facile. Max, regista e narratore, aveva 10 anni all’epoca della morte del padre. Rispetto ai fratelli era quello che di Alex conservava i maggiori ricordi, ne è prova la scelta di non accettare l’aggiunta di Anker al suo cognome.

Nel film, attraverso immagini d’archivio delle avventure in quota di Alex, video amatoriali e interviste registrate con Jennifer, Sam, Isaac e Conrad, l’oggi trentenne Max ripercorre gli alti e bassi di un percorso condiviso, dalla morte del padre al ritrovamento del suo corpo. Una tappa fondamentale della vita, che da un lato ha riaperto scomodi cassetti di emozioni, sigillati con cura, dall’altra ha segnato un nuovo inizio.

L’idea di realizzare un film per riflettere sulla figura paterna, su quella passione per l’alpinismo che gli è stata fatale, e al contempo raccontare la storia della sua nuova famiglia, è nata proprio lì, in Tibet, nel 2016. Come dichiarato da Max al National Geographic: “Tornare in Tibet è stato qualcosa che non mi sarei mai immaginato potesse accadere. Io e mio fratello Sam abbiamo chiesto al resto della famiglia se loro erano d’accordo che filmassimo quel momento. Allora non sapevamo cosa ne sarebbe poi venuto fuori, non sapevamo se quel filmato sarebbe rimasto solo un ricordo privato o se sarebbe diotventato altro. Ma poi ho cominciato a pensarci più seriamente… alla storia che avremmo potuto raccontare sulla nostra esperienza e sulla vita e la morte di Alex e sulla nostra famiglia”.

“Torn” è in sintesi un intimo racconto che parla dell’alpinismo e dei suoi rischi, di paternità, di amore, di perdita e resilienza. Preparatevi ad emozionarvi.

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