Ambiente

I ghiacciai d’Himalaya si sciolgono sempre più velocemente

Nel corso della storia del nostro Pianeta si sono succedute fasi di espansioni dei ghiacci (ere glaciali) e fasi di ritiro (periodi interglaciali), e noi ci troviamo attualmente in un periodo interglaciale. Tale affermazione viene spesso sfruttata dai negazionisti del cambiamento climatico per evidenziare che lo scioglimento dei ghiacciai non dipenda da noi ma sia di fatto fisiologico. Uno studio condotto dall’Università di Leeds ha di recente dimostrato, con riferimento specifico all’Himalaya, come la velocità di scioglimento dei ghiacciai sia aumentata in maniera eccezionale negli ultimi decenni, rispetto alla media dell’intero periodo interglaciale. Un aumento che non può trovare una spiegazione esclusivamente naturale.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Scientific Reports in un paper dal titolo “Accelerated mass loss of Himalayan glaciers since the Little Ice Age”. Secondo quanto emerso dallo studio di Leeds, negli ultimi decenni i ghiacciai himalayani hanno mostrato uno scioglimento 10 volte più rapido rispetto alla media mostrata per secoli.

Il sempre più rapido scioglimento dei ghiacciai himalayani

Nel corso della Piccola Era Glaciale, tra 400 e 700 anni fa, l’Himalaya visse il suo ultimo periodo di espansione massima dei ghiacci (LIA maximum), che viene pertanto considerato dai glaciologi il punto di partenza per studiare il successivo ritiro. I ricercatori di Leeds hanno ricostruito la dimensione e la superficie che 14.798 ghiacciai himalayani presentavano in tale fase, e successivamente hanno stimato la perdita di ghiaccio avvenuta nei secoli, da allora ad oggi. Dal punto di vista tecnico, si sono avvalsi di una combinazione di mappature geomorfologiche e tecniche di ricostruzione della superficie paleoglaciale.

In questo lungo lasso di tempo i ghiacciai si sarebbero ridotti del 40% in termini di superficie, passando da 28.000 km2 agli attuali 19,600 km2 . In termini quantitativi, la perdita di ghiaccio stimata tra la Piccola Era Glaciale e oggi è di circa 390 km3 – 586 km3. Cifra quest’ultima che equivale a tutto il ghiaccio oggi contenuto nei ghiacciai delle Alpi, del Caucaso e della Scandinavia, sommati tra loro.

La velocità di scioglimento media calcolata sul lungo termine risulta essere di un ordine di grandezza (dunque 10 volte) inferiore ai valori medi relativi agli ultimi decenni.

La colpa è del cambiamento climatico

Tale accelerazione non è stata omogenea (si fa sempre riferimento a valori medi). I ghiacciai che hanno mostrato velocità di scioglimento  più elevate risultano essere nello specifico quelli del settore orientale della catena himalayana.

Come si legge nel paper “negli ultimi decenni i ghiacciai localizzati nella sezione più orientale della catena himalayana hanno mostrato una maggiore sensibilità ai cambiamenti della temperatura atmosferica, amplificati da variazioni nel regime delle precipitazioni stagionali”.

Le differenze che si notano tra ovest e est della catena, “sembrerebbero riflettere in termini spaziali le variazioni che la temperatura ha mostrato negli ultimi decenni, e un recente indebolimento del monsone”. Su scala locale, ai fattori sopracitati si vanno a sommare la presenza di detrito sulla superficie glaciale e la formazione di laghi proglaciali, che favoriscono lo scioglimento dei ghiacciai.

Il Dr Jonathan Carrivick dell’Università di Leeds ha sintetizzato come segue i risultati dello studio, una affermazione che non lascia spazio al dubbio: “L’accelerazione nello scioglimento dei ghiacciai himalayani è emersa soltanto negli ultimi decenni e coincide esattamente con il manifestarsi del cambiamento climatico indotto dall’uomo.”

“Le popolazioni locali stanno assistendo a cambiamenti nei ghiacciai mai verificatisi nei secoli addietro – aggiunge il Dr Simon Cook, della Università di Dundee, coautore del paper – . Questa ricerca è una ulteriore conferma del fatto che quei cambiamenti stiano accelerando e avranno un impatto significativo su intere nazioni e regioni”.

L’eccezionalità dell’Himalaya

Come evidenziato nelle conclusioni del paper dai ricercatori, lo studio evidenzia tre punti fondamentali:

  • l’Himalaya mostra una accelerazione nello scioglimento dei ghiacciai eccezionale, non comparabile ad altre aree del mondo;
  • anche se su ampia scala temporale sono le dinamiche climatiche a rivestire il principale ruolo nel determinare gli equilibri dei ghiacciai, la topografia locale e le caratteristiche proprie di ogni singolo ghiacciaio, quali la presenza di detrito o laghi proglaciali, possono favorire la perdita in massa;
  • questi ultimi due elementi vanno tenuti in considerazione per la elaborazione di modelli predittivi volti a stimare lo scioglimento dei ghiacciai in un clima sempre più mite.
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